Intervenuto alla Communacopia & Technology Conference di Goldman Sachs, il presidente e ceo di Live Nation Michael Rapino ha condiviso una proiezione di quello che sarà l’andamento del mercato della musica dal vivo nei prossimi anni. “Non credo che ci sia un altro settore che abbia avuto una crescita composta dell'8-9% negli ultimi 20 / 25 anni, pur attraversando recessioni e tutto il resto”, ha spiegato Rapino: “Credo quindi che, per i prossimi dieci anni, quell'8-9% continuerà a essere il faro. Questo sarà un settore a cui dovremmo guardare [come investitori, ndr] per avere una crescita globale continua su base annua. Abbiamo raddoppiato la nostra attività in due anni, tra il 2022 e il 2023. Abbiamo avuto un'incredibile domanda repressa e, quest'anno, è il primo anno in cui probabilmente stiamo sentendo un po' i postumi di quell'enorme attività negli stadi per due anni. Quindi sapevamo che quest'anno, per gli stadi, sarebbe stato un po' scarso, ma che avremmo fatto del nostro meglio per monetizzare le altre nostre venue, come le arene, dove l'attività rientra in strutture di nostra proprietà e possiamo gestirla. Il fatto che siamo cresciuti di quasi l'80% per due anni consecutivi, e quest'anno continueremo a crescere, ma in modo piatto. E’ comunque eccezionale”. Secondo Rapino il 2025 ha tutte le carte in regola per rivelarsi un’annata record per il mercato a livello globale. "È ancora presto per dirlo, perché ci sono sempre cose che cambiano”, ha premesso il numero uno di Live Nation: “Ma il nostro business negli stadi nel 2025, al momento, promette di superare quello registrato nel 2023. Stiamo parlando di grandi cifre. Il nostro business nelle arene per il 2024 sembra più grande di quanto previsto. Questo ci porta a pensare che, probabilmente, l’anno prossimo sarà il migliore di tutti, una forte crescita nelle grandi venue e una crescita costante nelle arene. Sappiamo che il prossimo anno sarà mostruoso, per gli stadi". “Continueremo a dimostrare che il nostro è un settore resiliente”, ha concluso Rapino, senza rinunciare a una stoccata all’indirizzo del Dipartimento di Giustizia americano, che ha portato in tribunale l'azienda accusandola di abuso di posizione dominante: “E lo è, indipendentemente dalle sfide economiche in corso. Il nostro compito sarà assicurarci che il rumore sul lato della regolamentazione non influenzi il nostro business. È business as usual, pedaliamo a tavoletta e faremo crescere questo business in modo aggressivo, come abbiamo fatto. E pensiamo che continueremo a passare per quelli che superano le aspettative”.