Oggi a Washington lunedì il team legale di TikTok sosterrà che una nuova legge che potrebbe chiudere l'app a gennaio costituisce una violazione della libertà di espressione degli americani. La preoccupazione per la situazione, e la percezione della sua serietà, rischiano di passare in secondo piano perché si tratta di una minaccia ricorrente che incombe sull'app da quattro anni, da quando l'ex presidente Donald Trump ha cercato di vietarla – uno sforzo che i tribunali hanno bloccato. Stavolta la società madre ByteDance è fiduciosa di poter prolungare il processo legale ottenendo un'ingiunzione, che impedirebbe alla legge di entrare in vigore all'inizio del prossimo anno. Potrebbe poi anche manifestarsi la possibilità di negoziare una soluzione con la prossima amministrazione presidenziale, ma le elezioni statunitensi avverranno a novembre. Qual è la differenza tra le precedenti battaglie legali di TikTok e quella attuale? Notevole. All'inizio di quest'anno il Congresso ha approvato una legge bipartisan che richiede un divieto del suo utilizzo negli Stati Uniti se TikTok non si separa dalla sua società madre cinese. Quattro anni fa, invece, TikTok ha affrontato una battaglia legale più semplice perché la mossa di Trump è avvenuta tramite un ordine esecutivo, quindi gli avvocati dell'azienda potevano sostenere che si trattava di un abuso di potere presidenziale. E infatti, nel dicembre 2020, un giudice federale ha bloccato il tentativo dell'amministrazione Trump di vietare l'app, stabilendo che l'ex presidente aveva oltrepassato i suoi poteri. Oggi il governo federale sostiene che la legislazione si renda necessaria per motivi di sicurezza nazionale, derivanti dalla proprietà di TikTok da parte di un'azienda cinese. Forse, quindi, l’enorme portata dell’accusa che ha ispirato la nuova legge bipartisan renderà poco influente anche una sentenza di un tribunale federale dello stato del Montana che, alla fine dell'anno scorso, ha emesso un'ingiunzione preliminare per fermare il divieto di TikTok nel proprio stato. La fiducia dei dirigenti di ByteDance di ottenere ulteriori ritardi si basa sul fatto che gran parte della risposta del Dipartimento di Giustizia alla sfida di TikTok alla legge è censurata, il che rende più difficile per TikTok difendersi. Quindi da un lato pare sensato che TikTok sostenga che non è positivo che il governo vieti essenzialmente a 170 milioni di americani di utilizzare una piattaforma basandosi su prove segrete, mentre dall’altro il governo è autorizzato a utilizzare informazioni classificate. Il tribunale potrebbe accettare di nominare un cosiddetto “special master”, o un giudice esterno il cui compito sarebbe quello di esaminare e valutare se le informazioni sono state adeguatamente redatte e classificate e opportunamente secretate.