Nell’ultima presentazione di Apple c’è stato parecchio spazio dedicato alla musica e al suono. Non è un novità, anche se il keynote di settembre - che nel frattempo si è trasformato sempre più in uno show “scripted”, come si dice in tv - è tradizionalmente dedicato all’iPhone. Non è infrequente che vengano presentati altri prodotti, ma tra i rumour della vigilia nessuno si aspettava non uno ma ben tre annunci collegati alle cuffie AirPods, con due nuovi modelli immessi sul mercato - nuove versioni di quelle classiche e delle Max - e un aggiornamento delle Pro che potrebbe cambiare radicalmente il mercato e il focus di Apple stessa verso il comparto musicale, estendendosi al più ampio campo dell’audio in generale. Ma andiamo con ordine - tralasciando per ora le AirPods Max, che sono sostanzialmente identiche alla versione di 4 anni fa, ma in questa “nuovo modello” guadagnano la porta USB-C e nuovi colori. Le novità più interessanti riguardano le AirPods 4, immesse sul mercato la scorsa settimana e che abbiamo provato in questi giorni - e l’uso che si può fare di queste cuffie e appunto delle Pro. Con una considerazione finale: sono utili anche quando si va ai concerti. È questa la prossima frontiera delle cuffie, proteggere le nostre orecchie dai volumi troppo alti e dall'inquinamento acustico? Le AirPods 4 alla prova La prima versione delle ormai iconiche cuffiette bianche venne presentata durante un keynote di settembre di 8 anni fa, in contemporanea all’abbandono del jack per le cuffie negli iPhone. La versione precedente, la 3, aveva ormai 3 anni: ottobre 2021. Le nuove AirPods 4 arrivano in due versioni: una “normale” e una con cancellazione del rumore e ricarica wireless, che le avvicina alle Pro. All’esterno sono identiche: la custodia bianca, è leggermente più piccola della versione precedente e sempre significativamente più piccola di quelle delle Pro. Contemporaneamente perde il tasto di pairing sul retro e il led di ricarica è meno visibile. Il design della cuffie è leggermente diverso, con il cono un poco più lungo per entrare ed essere più stabile nell’orecchio. La grande differenza rispetto alle Pro è proprio lì: l’assenza del gommino, che crea più stabilità e isolamento passivo, ma può anche dare un po’ di fastidio. È soprattutto una questione di gusti e abitudini - ma la cosa fenomenale delle AirPods4, almeno del modello superiore, è l’introduzione della cancellazione attiva del rumore in auricolari aperti, senza gommino appunto. Funziona soprendentemente bene: ovviamente il risultato di isolamento è meno efficace rispetto alle Pro, ma evita comunque il fastidio di qualcuno che vi parla di fianco, al lavoro o in giro per la città. Le ho provate pure ad un concerto con volumi altissimi - il festival di musica elettronica Afterlife - e filtravano dignitosamente il rumore (anche se i bassi pesanti si sentivano ma quella è un’altra storia - sull’uso delle AirPods ai concerti torno tra poco). La modalità “trasparenza” delle cuffie Apple rimane la migliore sul mercato così come molto utile la versione “adattiva”, una via di mezzo che filtra alcuni rumori, che era assente sulle AirPods 3, ma è aggiunta a questa nuova versione. La durate della batteria è in linea con il modello precedente, 30h complessive con le ricariche della custodia, ma scende inevitabilmente se si usa la riduzione di rumore (20h). Le nuove AirPods guadagnano anche un nuovo chip, che permette di aggiungere anche l’isolamento della voce in chiamata telefonica e la possibilità di rispondere o rifiutare le chiamate muovendo la testa. Vengono mantenuti i controlli sulla gambetta, ma rimane assente il controllo del volume a sfioramento - che rimane esclusivo dele Pro: sulle AirPods 4 il volume si controlla dal device o con Siri, ed è probabilmente la mancanza che si sente di più Sulla qualità audio invece, c’è un passo avanti rispetto alla versione 3: le AirPods 4 si sentono più che bene, soprattutto se usate la cancellazione del rumore, che permette di eliminare il rumore di fondo. Rimangono inevitabilmente un passo indietro alle AirPods Pro, che hanno un’altra definizione e apertura del suono. In generale, un significativo passo avanti: se avete le AirPods 3, un passaggio alle 4 vale la pena, non tanto alla versione base (€149), quanto alla versione con cancellazione del rumore (€199). Rispetto alle Pro è una questione di gusti sul gommino e su quanta riduzione di rumore pensate di avere bisogno. Le AirPods Pro e la cura dell’udito (anche ai concerti) Ho menzionato non a caso l’uso ai concerti delle AirPods: da qualche tempo mi capita di adoperarle come filtro, per evitare di ritrovarmi con le orecchie che fischiano a fine serata. La funzione è la stessa che assolvono i tappi da concerto (che normalmente usa chi lavora sul palco, ma che ormai sono diffusi con versioni per ascoltatori a poche decine di euro). Le AirPods Pro hanno una funzione “riduzione rumori intensi” che taglia le frequenze più fastidiose. ma senza distorcere o abbassare troppo la musica; Sia le Pro, che le AirPods 4 permettono di regolare il livello di filtro dell’audio adattivo, decidendo quanto suono far passare e quanto no: quanta trasparenza permettere. in altre parole. Ho iniziato ad usarle per caso, ad un concerto che aveva volumi molto alti, mi dava fastidio e mi sono ricordato di avere le AirPods in tasca, le ho messe e hanno funzionato benissimo. Ma non è un caso: la Apple sta progressivamente spostando l’uso delle AirPods da cuffie a strumento di tutela della salute uditiva - tanto che già adesso si viene avvisati se si ascolta musica per troppo tempo ad un volume alto o - se si ha un Apple Watch - se si è in un ambiente rumoroso. Durante il Keynote in cui sono state presentate le AirPods 4, ha presentato anche un aggiornamento per le Pro che arriverà nei prossimi mesi (Italia compresa) e che le trasformerà in uno strumento di controllo e prevenzione danni all’udito, permettendo di fare test ed eventualmente intervenire, trasformandosi infine in una sorta di apparecchio acustico nel caso di danni o all’udito stesso. È un ampliamento interessante del focus di Apple, che trasforma le cuffie da oggetto di consumo musicale a qualcosa di più ampio, un filtro per sentire meglio il mondo e gestire l’inquinamento acustico. Se avete device collegati all’ecosistema Apple, le AirPods stanno diventando qualcosa di più che semplici cuffie.