E’ durata giusto un fine settimana la crisi riguardante gli accordi di licenza tra la collecting Sesac e Youtube: con un messaggio postato sui propri canali social ufficiali la piattaforma di video sharing ha fatto sapere di aver sbloccato i contenuti precedentemente bloccati a causa della scadenza dell’accordo tra le parti. “Siamo felici di informarvi che Youtube ha raggiunto un accordo con Sesac”, ha fatto sapere Youtube: “I contenuti in precedenza bloccati saranno ripristinati nel giro di un giorno o due. Grazie per la vostra pazienza”. "Abbiamo raggiunto un accordo con YouTube per compensare equamente gli autori e gli editori di Sesac per l'utilizzo della loro musica", ha commentato - in una nota consegnata alla stampa - il presidente e COO della collecting Scott Jungmichel: “Apprezziamo il supporto e la pazienza dei nostri affiliati, così come degli artisti che eseguono queste canzoni. "Durante le nostre trattative con YouTube, i lavori dei nostri affiliati sono stati rimossi unilateralmente da YouTube prima della data di scadenza del contratto del 1° ottobre 2024. YouTube ha avviato il processo di ripristino dei video contenenti queste canzoni”. La dichiarazione di Jungmichel, seppure istituzionale, ha fatto trapelare un dettaglio importante: secondo la ricostruzione del presidente di Sesac, Youtube avrebbe bloccato i contenuti oggetto di trattativa prima della scadenza dei termini dell’accordo, e quindi prima di essere costretta a oscurarli “in osservanza della legge sul copyright”. Stando a retroscena riferiti da fonti di stampa americane, la scelta dell’oscuramento preventivo sarebbe stata preso nientemeno che da Lyor Cohen, il potentissimo Global Head of Music di YouTube e Google, che avrebbe optato per una linea talmente dura al tavolo negoziale tanto da negare a Sesac un accordo transitorio per proseguire nelle trattative.