Così come già fatto lo scorso marzo nell’annunciare di essersi unito alla piattaforma per superfans Vault, James Blake ha approfittato di un lungo sfogo sul proprio canale Instagram per annunciare un altro sodalizio professionale con un’azienda. Il performer, autore e produttore britannico si è questa volta concentrato sul controllo dei dati generati dalla propria attività artistica. “Non ho più intenzione di cedere ai monopoli”, scrive Blake: “Non voglio che io e i miei fan veniamo derubati da persone che non amano la musica dal vivo come la amiamo noi”. Oggetto dello strale, benché mai citate, sono le grandi agenzie di live promoting e servizi di biglietteria a esse collegate, che - secondo Blake - “sono proprietarie di tutte le nostre mailing list, e non ci permettono di usarle per raggiungere i nostri fan”. "Per ogni spettacolo che ho fatto negli ultimi 13 anni, un'azienda ha preso i dati, ovvero gli indirizzi e-mail e i numeri di telefono dei miei fan. All'epoca non sapevo quanto fossero importanti", ho proseguito Blake, appena prima di rivelare: “bside fornisce agli artisti i dati necessari affinché possa raggiungere i suoi fan”. La società promette di “mettere in contatto locali e artisti indipendenti con i fan” attraverso “un nuovo modello che consente alle produzioni live di essere più sostenibili”.