Liberatisi della pratica del dynamic pricing per la branca americana del loro reunion tour, gli Oasis e il loro staff sono stati costretti - per le sette date previste nella seconda metà del prossimo agosto tra Stati Uniti e Messico - a fare i conti con un fenomeno non nuovo ma duro a morire, purtroppo, specie se riguardante eventi ad alta e altissima richiesta: quello dei biglietti falsi sulle piattaforme di secondary ticketing. A lanciare l’allarme è stata la stessa band sui propri canali social: “Siate prudenti - spiega la band dei fratelli Gallagher - Migliaia di biglietti falsi sono già stati scoperti su StubHub e Vivid Seats prima ancora che iniziassero le prevendite del tour in nord America". A “scoprire” i tentativi di truffa è stata la National Independent Venue Association, associazione che rappresenta i locali di musica dal vivo indipendenti, che in una nota ufficiale pubblicata sul proprio sito Web ha invitato la Commissione per le attività commerciali del Senato statunitense a indagare ulteriormente sul fenomeno. “I prezzi esorbitanti derivanti da queste vendite fraudolente tolgono risorse essenziali ai fan, riducendo la loro disponibilità a spendere in attività commerciali locali, come cibo, bevande e gadget agli spettacoli”, spiega NIVA: “Chiediamo alla Commissione per le attività commerciali del Senato degli Stati Uniti a programmare un’audizione sulle pratiche predatorie ai botteghini, inclusa la vendita di biglietti speculativi, e a promuovere il Fans First Act come parte di un pacchetto legislativo completo per riformare le pratiche del settore ticketing”. Il Fans First Act è un disegno di legge bipartisan concepito per far rispettare la trasparenza nelle vendite dei biglietti e rafforzare la tutela dei consumatori: il testo ha già ricevuto il sostegno di oltre 250 star di primissima grandezza tra le quali Billie Eilish, Lorde e Dave Matthews.