Universal Music Group ha annunciato di aver acquisito il 100% delle quote del gruppo PIAS, entità fondata nel 1983 in Belgio da Kenny Gates e Michel Lambot del quale la major guidata da Lucian Grainge deteneva già una quota di minoranza pari al 49% dal 2022. Mentre la divisione discografica di PIAS proseguirà a operare come una divisione separata dell’azienda in “completa autonomia” quella dedicata ai servizi per artisti ed etichette verrà assorbita dalla divisione dedicata di UMG, Virgin Music Group. A Gates, che resterà CEO di PIAS, sarà assicurata una poltrona nel cda di Virgin Music Group: Lambot, al contrario, molto probabilmente uscirà dall’organico per restare legato all’azienda in qualità di consulente. “Sto vendendo le mie quote, non la mia anima”, ha fatto sapere, per mezzo di una nota, Gates: “Da quando abbiamo concordato un'alleanza strategica nel 2021, abbiamo trovato in Universal Music un partner solidale e coinvolto, che ha aggiunto un valore reale alla nostra offerta. La decisione presa da me e Michel di rinunciare alle nostre rimanenti partecipazioni in PIAS è pragmatica, e ci consentirà di offrire una piattaforma di distribuzione e servizi veramente globale alla comunità musicale indipendente. Il nostro attuale team dirigenziale continuerà a guidare il nostro lavoro quotidiano, e nulla cambierà culturalmente o commercialmente per i nostri attuali clienti e partner; manterremo comunque gli stessi valori con cui abbiamo vissuto sin dal nostro lancio, oltre 40 anni fa”. "Il nostro accordo iniziale nel 2021 non poteva che essere un'esperienza di apprendimento continuo, per entrambe le parti, su come avremmo potuto allineare i nostri rispettivi bagagli culturali e se ciò avrebbe funzionato unendoli”, ha aggiunto Lambot: “Se devo essere onesto, avevo qualche dubbio sul fatto che fosse possibile, ma sono felice di dire che mi sbagliavo: le nostre due aziende hanno molto in comune, compresi team che condividono una vera passione per la musica, e il nostro rapporto fino a oggi è stato fruttuoso, conviviale e tutto ciò che speravamo fosse. Questa nuova fase, che ci vedrà lavorare ancora più a stretto contatto, promette di essere una nuova era entusiasmante per PIAS, per il nostro staff, per i nostri partner e per gli artisti che rappresentiamo”. "Conosco Kenny e Michel da decenni, a partire dagli anni '80, quando tutti noi mettevamo sotto contratto band provenienti da scene emergenti in Europa”, ha concluso il presidente e ceo di Universal Music Group Lucian Grainge: “Da allora, loro hanno trasformato PIAS in un'azienda che rappresenta l'autenticità e il meglio della musica indipendente. E sono queste qualità che non sono importanti solo per me personalmente, ma che rendono PIAS una scelta perfetta per la cultura imprenditoriale e creativa di UMG". L’ingresso di PIAS nel mondo major “sposta” nel circuito delle multinazionali band simbolo della scena alternativa europea come dEUS, Editors e Soulwax: il gruppo, a oggi, impiega nei propri uffici oltre 250 dipendenti, sparsi tra la sede principale di Bruxelles e altri diciotto distaccamenti internazionali.