Ci sono le firme di artisti come Thom Yorke, Robert Smith e Nitin Sawhney, quelle di associazioni come la British Phonographic Industry, l’International Federation of the Phonographic Industry, e quelle di personalità di spicco dell’industria musicale come Björn Ulvaeus (già negli ABBA, oggi anche presidente dell’International Confederation of Societies of Authors and Composers), Annette Barrett (presidente dell’Independent Music Publishers Forum), David El Sayegh (CEO di Sacem), Enzo Mazza (CEO della Federazione Industria Musicale Italiana), John Phelan (Dg di ICMP) e Paul Clements (CEO della Music Publishers Association) in calce alla dichiarazione ufficiale riguardante il training dei modelli di intelligenza artificiale generativa pubblicata oggi sulla piattaforma aitrainingstatement.org: “L'uso non autorizzato di opere creative per la formazione dell'IA generativa è una grande quanto ingiusta minaccia per i mezzi di sussistenza delle persone dietro quelle opere e non deve essere consentito”. Tra i firmatari della dichiarazione, che può essere sottoscritta visitando il sito www.aitrainingstatement.org, figurano oltre 6500 personalità del mondo dello spettacolo come musicisti, scrittori, attori, artisti, fotografi e giornalisti, inclusi vincitori di premio Nobel, attori e compositori vincitori di premi Oscar e artisti musicali premiati con diversi dischi di platino. “Molte aziende di intelligenza artificiale generativa si allenano sul lavoro dei creatori senza una licenza per farlo: questo è un grosso problema per molti artisti, musicisti, attori, autori e altri creatori il cui lavoro è sfruttato da società di intelligenza artificiale”, ha spiegato FIMI in una nota diffusa oggi, martedì 22 ottobre: “Questo è un momento critico per i creatori di tutto il mondo: negli Stati Uniti ci sono più cause continue che sono state introdotte a causa di un training senza licenza; nel Regno Unito il governo ha affermato che vorrebbe cambiare la legge sul copyright e consentire alle società di intelligenza artificiale di formarsi sul lavoro protetto da copyright senza dover richiedere un’autorizzazione. Pensiamo che sia importante ascoltare direttamente dai creatori il cui lavoro viene sfruttato”. A sottoscrivere la dichiarazione è stata sottoscritta anche da Human Artistry Campaign, campagna lanciata da una coalizione di artisti e professionisti dell'industria musicale che include, tra le altre entità, e oltre le stesse Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI), International Federation of the Phonographic Industry (IFPI) e British Phonographic Industry (BPI), anche la Recording Industry Association of America (RIAA), la Recording Academy e la SAG-AFTRA.