La società di servizi per artisti ed etichette Distrokid starebbe pianificando una robusta ristrutturazione del proprio personale a partire dal prossimo primo novembre: secondo quanto rivelato in un post su Telegram dal sindacato interno all’azienda Distrokid Union, il provvedimento riguarderebbe 37 posizioni all’interno dell’organico, pari al 50% del personale sindacalizzato attivo. A cadere sotto la scure dei tagli dovrebbero essere anche 5 dei 7 membri della commissione impegnata nel negoziato con la società. Il personale non sindacalizzato, sempre secondo Distrokid Union, non sarebbe coinvolto nel processo. “Dopo aver acconsentito, in prima battuta, ad ammettere i rappresentanti del sindacato ai negoziati, ora Distrokid si rifiuta di incontrarci alla presenza di osservatori”, ha concluso il sindacato: “Questi tagli mirano a far risparmiare qualche milione di dollari, meno dello 0,2% di quanto oggi è valutata la società, 1,3 miliardi di dollari”. Rispondendo a una richiesta di delucidazioni avanzata dall’edizione americana di Billboard, l’azienda ha fatto sapere di essere impegnata a “migliorare costantemente il supporto per gli artisti indipendenti in tutto il mondo, espandendo il servizio clienti 24 ore su 24, 7 giorni su 7 con tempi di risposta più rapidi”. “Per raggiungere questo obiettivo - ha fatto sapere un portavoce dell’azienda - abbiamo identificato soluzioni che ci consentono di offrire un servizio più scalabile ed eccezionale, assicurando che gli artisti in tutto il mondo ricevano il supporto di alta qualità che meritano. Ciò include la considerazione di decisioni difficili che potrebbero influenzare membri stimati del nostro team". I 37 dipendenti interessati dai tagli - attualmente in congedo amministrativo - operano tutti negli Stati Uniti, e - secondo le indiscrezioni trapelate - sono impiegati nei team di Controllo Qualità e Assistenza Clienti.