Con il voto di oggi, mercoledì 30 ottobre, sul DL Infrazioni, il Parlamento italiano ha posto fine all’obbligo di apposizione del contrassegno SIAE sui supporti fisici quali CD, DVD e vinili. Il “bollino”, come veniva chiamato da appassionati e addetti ai lavori, era stato concepito - spiega lo stesso sito della collecting - come “strumento di autenticazione e di garanzia dei supporti contenenti opere protette da diritto d’autore”, in modo che il consumatore fosse in grado di distinguere il prodotto legittimo e originale da uno contraffatto. Il contrassegno, irriproducibile e non scannerizzabile, oltre a certificare l’autenticità e la legittimità dei prodotti contiene anche informazioni che consentono di risalire a titolo dell’opera, nome del produttore, tipo di supporto, tipo di commercializzazione consentita, numerazione generale progressiva, numerazione progressiva relativa a quell’opera. Apprezzamento per la decisione del Parlamento è stato espresso da FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana, che da tempo chiedeva un superamento “di una misura di protezione ormai inutile nell’era digitale”. “Il bollino Siae, che ha svolto a suo tempo un giusto ruolo nella lotta alla pirateria, era ormai diventato esclusivamente un limite alla circolazione dei prodotti legali e un costo per le aziende discografiche”, ha commentato il CEO di FIMI Enzo Mazza: “Bene la decisione di cancellare l’obbligo”.