Il 2024 è il primo anno completo imboccato a pieno regime da Warner Music Italy dopo l'insediamento del nuovo team guidato dal Presidente e CEO Pico Cibelli (nella foto, a sinistra), avvenuto nel corso dell’anno passato. Completato il rinnovamento dell’organico, la filiale italiana della major capitanata a livello globale da Robert Kyncl ha iniziato un nuovo corso che l’ha portata a tagliare traguardi importanti, senza tuttavia perdere la concentrazione sugli obiettivi indispensabili al completamento di un percorso di crescita organico e strutturale. A dodici mesi dal primo punto della situazione, Rockol ha incontrato di nuovo Cibelli e Gianluca Guido (nella foto, a destra), Vice Presidente di Warner Music Italy, per tracciare un bilancio dell’anno ormai avviato alla conclusione, e - soprattutto - per fissare i target da centrare per il 2025. L’ambizione di un sogno diventato realtà: Sanremo, Amici e… “Ci sentiamo di dire che le promesse che ci siamo fatti un anno fa sono state mantenute”, dice Pico Cibelli, Presidente e CEO di Warner Music Italy: “Ci eravamo dati, tra gli altri, due obiettivi molto ambiziosi: un grande Sanremo e una grande estate 2024. Vincere il Festival, sia nella categoria Giovani (Clara), sia nella categoria Big (insieme a LaTarma Records), e conquistare la totalità delle 5 posizioni (Angelina Mango, Geolier, Annalisa, Ghali, Irama) del podio è stato un risultato di gran lunga superiore a quello che speravamo. Siamo davvero orgogliosi di tutta la nostra squadra e dei nostri Artisti. E che dire, l’estate 2024 è stata una grande soddisfazione, grazie a brani come ‘Paprika’ di Ghali, ‘Come un tuono’ di Rose Villain feat. Gué e album come quelli di Baby Gang, Capo Plaza e Geolier. Un po’ come la prima vissuta qui nel 2023 che ha visto la domination delle chart con ‘Italodisco’ dei The Kolors, ‘Vetri Neri’ di Ava, Capo Plaza e Anna, ‘Disco Paradise’ di Fedez, Annalisa e Articolo 31, ‘Mon Amour’ di Annalisa". “E’ stato incredibile”, aggiunge Gianluca Guido, Vice Presidente di Warner Music Italy: “L’ultimo Sanremo, per noi, è stato e continua a essere un grandissimo successo commerciale: ancora oggi, se analizziamo i dati di mercato, nei primi dieci brani del 2024 sette sono WMI. Inoltre nella scorsa edizione di Amici abbiamo firmato i tre artisti che poi si sono conquistati il podio: primo posto Sarah Toscano, seguita da Petit e Holden (grazie a LaTarma Records)”. “La cosa più importante per noi, al di là dell’effetto ‘wow’ delle classifiche, è che oggi Warner Music Italy sia sui radar”, prosegue Cibelli: “Siamo sempre la più piccola tra le tre major e a noi piace continuare a mantenere la definizione di major ‘indie’, 'independent minds, major sound'. Un anno fa avevamo un'ambizione, una sorta di sogno, e quel sogno è diventato realtà. I risultati del 2024 dimostrano che il team, grazie a un lavoro di squadra incredibile, è riuscito a portare a casa riscontri che probabilmente neanche noi immaginavamo”. La strategia per il futuro “La strategia? E’ molto chiara: riconfermarsi", spiegano Cibelli e Guido: “Quando ci si trova in una fase di ‘startup’ si dispone di un'energia incredibile, figlia del cambiamento e della voglia di dimostrare, ma non si può dire di essere molto bravi se prima non ci si riconferma con dei grandi risultati che durano nel tempo. Puntiamo a una crescita continua: l’anno scorso abbiamo chiuso con una percentuale di crescita dei ricavi molto importante, pari al doppio della crescita del mercato". Detto ciò, per Cibelli la vera sfida inizia oggi: “Confermarsi implica mantenere la nostra presenza sul mercato e aumentare il roster e migliorare il nostro catalogo attraverso continue acquisizioni”. Il team A&R “Il lavoro sui giovani talenti è enorme, e ci sta dando grandissime soddisfazioni”, conferma Cibelli: “La filiera A&R guidata da Marco Masoli, dal mio punto di vista, sta funzionando benissimo. So di essere di parte ma credo che abbiamo il team A&R più completo e più competente del mercato italiano. Non lo dico per ragioni di scuderia: ci credo davvero, e mi sono convinto vedendo quanto sono uniti, come lavorano insieme, e come si compensano nei vari segmenti musicali e nelle varie competenze”. Sviluppo synch, brand partnership e ADA “Attualmente ci stiamo concentrando per migliorare i servizi che possiamo fornire ai nostri artisti e alle etichette che distribuiamo tramite ADA. Stiamo investendo molto nel reparto sync e new business. E’ una sezione che sta crescendo moltissimo sotto la guida di Roberto Genovese, raddoppiando - solo nel corso dell’ultimo anno - le revenue di brand partnership con marchi di primissimo piano. Inoltre stiamo ampliando il servizio, fino ad ora applicato solo a contratti di cast e licenze, anche ai progetti distribuiti da ADA”. “Dal mio punto di vista ADA (guidata da Davide D’Aquino) può diventare una realtà ancora più forte”, chiarisce Cibelli: “Stiamo negoziando acquisizioni molto importanti che ci porteranno a curare la distribuzione di alcune label molto prestigiose, grazie anche alla collaborazione instaurata con Luca Stante e il suo team (Audacia). ADA si configura come un team indipendente che opera all'interno della nostra azienda, che ha ampi margini di crescita, e che può darci grandi soddisfazioni a partire dal prossimo anno”. I cataloghi “Grazie al lavoro del nostro team guidato da Renato Tanchis stiamo acquisendo molti cataloghi, in alcuni casi in collaborazione con Warner Chappell Music”, dice Cibelli, citando i casi di Co’Sang e dei Sangue Misto, che saranno oggetto di un’operazione celebrativa per i trent’anni dalla pubblicazione del primo (e unico) album, “SxM” del 1994: “Questo tipo di attività, per noi, è una priorità, ed è attualmente oggetto di trattative molto importanti. Indicativamente lavoreremo sui repertori urban e rap, ma anche pop e dance (sia per il mercato italiano, sia per il mercato estero). E’ una scelta, questa, che abbiamo fatto per due ragioni: la prima è il potenziamento e la crescita del nostro catalogo; la seconda è che i repertori dance di questo tipo generano ricavi a livello internazionale, rivolgendosi a un pubblico molto più vasto di quello domestico. Noi Italiani abbiamo nel nostro DNA la dance e la nostra storia racconta di grandi successi internazionali”. Il segmento Kids Quella dedicata alle fasce di pubblico più giovani è “un'altra area di business dove Warner Music Italy spingerà molto”, spiega Guido: “Nel settore Kids vogliamo crescere, grazie al team guidato da Tanchis”, capo del catalogo e dello strategic marketing. “Abbiamo fatto un'acquisizione di 4000 canzoni per bambini, che verranno distribuite da fine ottobre 2024 su ADA. Si tratta di un catalogo importante, al quale stiamo iniziando ad affiancare progetti come ‘Marmò’, il primo progetto riguardante il segmento curato interamente da WMI e prodotto e realizzato nei nostri studi. Perché l’area Kids, dal punto di vista strategico, è fonte molto importante, ed è una fonte costante di streams e views su tutti i principali DSPs”. L’importanza degli studi di proprietà “La grande idea avuta da Marco (Alboni, il precedente ceo di Warner Music Italy, ndr) di portare gli studi di registrazione e un creative hub ‘in casa’ è una cosa che rappresenta un vero valore aggiunto. Nell’ultimo anno, con la supervisione del direttore marketing Eleonora Rubini, abbiamo sviluppato un team creativo dedicato ai nostri artisti che gestisce e produce ogni giorno una grande quantità di contenuti video, grafici e audio di qualità. Abbiamo anche dato un nuovo volto ai nostri studi di registrazione, sia da un punto di vista tecnico, sia strutturale, affidandoli ad Antonio Filippelli e al suo team. Gli artisti vengono qua, si incontrano, nascono le collaborazioni, nascono i featuring, nascono le idee. Siamo felici di vedere che i nostri uffici sono popolati da Artisti, Autori, professionisti del settore: c’è una grande energia”. (il team di Warner Music Italy - da sinistra a destra: Raffaele Razzini, Eleonora Rubini, Gianluca Guido, Pico Cibelli, Marco Masoli, Filippo Pardini) Il team al centro “Il merito di questi risultati è della squadra”, riflettono Cibelli e Guido: “In questo momento il nostro team è un grande fattore attrattivo presso gli artisti e gli addetti ai lavori. Per noi il team è il cuore del business perché la vera differenza la fanno le persone e, in questo momento, la nostra squadra è veramente molto forte. Possiamo ancora migliorarci, anzi, dobbiamo migliorare in tante aree di business, ma siamo molto soddisfatti di dove siamo arrivati. Rispetto ai competitor siamo numericamente inferiori, ma ci difendiamo bene grazie alla qualità della nostra squadra e della nostra musica". Nella strategia di crescita dell’organico di Warner Music Italy, un ruolo molto importante lo giocano i giovani talenti. “Per due motivi”, chiariscono Cibelli e Guido: “Avere giovani all’interno del team è un fattore chiave per essere sempre contemporanei e creativi”. I giovani meritano di essere valorizzati, fin dalle primissime battute, racconta Cibelli: “Noi li buttiamo nella mischia, da subito”. La "luna di miele" di WMG Italy “Siamo ancora in quella fase che gli inglesi definiscono ‘honeymoon’, ‘luna di miele’. Con un mood del genere, alcune cose ci vengono facilmente, perché c'è l'energia che caratterizza questa condizione. Per confermarsi occorre mantenere questa forza. E man mano che andremo avanti il gioco si farà sempre più difficile. Dovremo essere bravi a stimolare e a creare i presupposti per prolungare questo slancio positivo”. Mercati, la dicotomia tra local e international (e il caso di The Blessed Madonna) "A differenza di mercati esteri come, per esempio, quelli tedesco e inglese, dove il repertorio internazionale ha un grande impatto sui mercati interni, la situazione del mercato musicale italiano è fortemente sbilanciata sul repertorio local, dove - quindi - serve avere un team domestico molto forte. Per quanto ci riguarda, la quantità di lavoro che facciamo sul repertorio locale è imparagonabile rispetto all’internazionale, dove il grosso delle strategie viene svolto a monte dal repertoire owner”, continua Guido: “Ci sono però casi particolari, come quello di The Blessed Madonna: è una bravissima DJ, uno dei suoi brani era tra quelli che la scorsa stagione aveva performato meglio qui da noi, ma non aveva grandi prestazioni da vantare nelle chart a livello internazionale. Noi ci abbiamo creduto, e l’abbiamo ‘puntata’: abbiamo pensato che da noi avrebbe funzionato alla grande e ci abbiamo lavorato al massimo. Il risultato: l’Italia è stato uno dei paesi dove ha iniziato a decollare e a macinare grandi numeri. E’ molto appagante essere tra i primi nel mondo a scommettere su brani che non sono ancora esplosi a livello e a farli arrivare in cima alle chart”. I superfans “I superfans sono una delle nostre priorità. Stiamo sviluppando strategie e piattaforme al fine di valorizzare i contenuti che possiamo offrire a questa tipologia di utenti, appassionati e attenti. Secondo noi è fondamentale individuare e coinvolgere i superfan in attività dedicate, che vanno oltre il mero ascolto della musica. Il nostro obiettivo è quello di costruire experience immersive ed eventi dedicati che possano aumentare l’affezione agli artisti. Andremo anche a rilasciare prodotti fisici e merch particolari e collezionabili, cofanetti speciali e molto altro. Noi pensiamo che a ogni artista vada cucito addosso un vestito su misura: è importante avere dei team che prima di ogni pubblicazione studino una strategia calibrata sui singoli progetti”.