Il governo del Canada chiederà la cessazione delle attività commerciali di TikTok nel paese: ad affermarlo è stato Ministro dell’innovazione, della scienza e dell’industria François-Philippe Champagne, che - tramite il provvedimento - vorrebbe vietare la costituzione di una TikTok Technology Canada Inc. da parte di ByteDance Ltd.. "La decisione è stata basata sulle informazioni e sulle prove raccolte nel corso della revisione e sui consigli della comunità di sicurezza e intelligence del Canada e di altri partner governativi", ha fatto sapere il ministero in una nota. Il bando alle attività commerciali del social in Canada - che implicherà la chiusura degli uffici locali della controllata di Bytedance - non impedirà ai cittadini canadesi di utilizzare l’app, che resterà disponibile e attiva (anche per nuove iscrizioni) su tutto il territorio nazionale. "Impugnaremo questo ordine in tribunale", ha replicato un portavoce dell’azienda, precisando che la decisione del governo andrà a discapito solo di centinaia di dipendenti locali della società, che perderanno il proprio posto di lavoro: "La piattaforma TikTok rimarrà disponibile per i creatori per trovare un pubblico, esplorare nuovi interessi e per le aziende per prosperare". Resta da capire se questa soluzione possa rappresentare un precedente per trovare una soluzione al bando emesso dal governo americano nei confronti dell’app, che potrebbe cessare di essere disponibile negli USA a partire dal prossimo gennaio se Bytedance non cederà l’operatività della piattaforma a una società americana. Il provvedimento, voluto dal presidente uscente Joe Biden, potrebbe essere mitigato - se non bloccato - dal prossimo presidente USA Donald Trump, che - da aspro oppositore del social ai tempi alla fine del suo primo mandato alla Casa Bianca, nel 2020 - si è spostato nel corso dell’ultima campagna elettorale su posizioni decisamente più concilianti grazie ai buoni uffici di Jeff Yass, miliardario sui sostenitore e investitore di Bytedance.