Lo scorso giugno, l'azienda Musical.AI aveva lanciato una piattaforma di gestione diritti, specializzata nel compensare gli autori le cui opere vengono utilizzate per l'addestramento dell'intelligenza artificiale. Naturalmente, però, il problema sta a monte: non tutti gli autori (anzi, la stragrande maggioranza) sono d'accordo nel permettere all'AI di usare le loro opere a scopo di training. Così, intercettato il bisogno, Musical.AI ha individuato la soluzione: ha stretto una partnership con la società cinese di licensing Kanjian e ora è pronta a presentare al mondo il primo catalogo di brani interamente pre-autorizzato a questo scopo. Chi si occupa di intelligenza artificiale, quindi, non dovrà preoccuparsi di controllare se il singolo autore ha prestato il consenso per questo tipo di utilizzo. "Si tratta di una soluzione di licensing etica, che si allinea con i più alti standard dell'industria di oggi per l'utilizzo responsabile dei dati", recita il comunicato. Il catalogo, sempre a detta dei suoi creatori, spazierà in ogni genere musicale, ma per ora non è nota la sua estensione e composizione.