Un talk, organizzato da Sony Music Italy e Rockol, per esplorare il crescente impatto della musica dedicata al segmento dell’infanzia e analizzarne le tendenze all’interno dell’industria musicale: questo è stato “Kids go pop” in programma alla Milano Music Week. Al centro la creazione di contenuti ad hoc, testi, messaggi e stile musicale appropriati per l’età, coerenti con specifici comportamenti di consumo e di accesso alle piattaforme. Un punto di partenza non poteva non essere il patrimonio musicale dello Zecchino D’Oro. Appuntamento nei pomeriggi di venerdì 29 e sabato 30 novembre per l'edizione numero sessantasette della manifestazione con la conduzione di Carolina Benvenga e Lorenzo Baglioni, la finalissima sarà nel prime time di domenica 1 dicembre con Carlo Conti, il tutto in diretta su Rai1. “Le canzoni dello Zecchino hanno avuto anche autori illustri, questo racconta già molto: da Lucio Dalla a Pino Daniele fino a Cristicchi e Max Gazzé, il cui testo recentemente ha vinto un’edizione – ricorda Cinzia Del Vecchio uff. stampa e com.ne digitale Antoniano di Bologna/Zecchino d’Oro - in più di 60 anni è diventato un fenomeno televisivo, ma anche discografico. Vanta un repertorio da 846 canzoni che contiene anche delle hit, tutti ricorderanno, per esempio, ‘Il Coccodrillo come fa’. È un mondo in crescita, siamo sbarcati anche su TikTok e cerchiamo di essere perfettamente ancorati al presente”. Il confine tra questo universo e quello della musica pop è più sottile di quello che si possa pensare. “Le canzoni dello Zecchino d’Oro sono le prime hit comparse sul pianeta Terra – sorride Mamo Giovenco, owner Ocho, editore, manager, discografico, consulente artistico – i bambini sono il pubblico più esigente in assoluto. Quelle canzoni sono costruite con lo stesso livello di costruzione delle hit pop, soprattutto quelle estive. Non c’è distanza. Io lavoro con Rondine, che è già un autore multiplatino, e più volte mi ha detto che parte dalle hit dello Zecchino per scrivere brani”. Spazio anche a riflessioni su strategie di marketing e di brand partnership coniugate con la garanzia di un’esperienza sicura. Sfide e opportunità legate alla costruzione di una connessione duratura con il pubblico più giovane. “Il nostro obiettivo è cercare di intercettare un'audience e fornire contenuti di qualità, l’evoluzione che ha avuto questo mondo è assolutamente pop – sottolinea Lino Prencipe, director digital & business development Sony Music Entertainment Italy - è anche importante portare avanti strategie e collaborazioni. Un esempio? Un dispositivo come Alexa, che fa ascoltare canzoni per bambini con una richiesta vocale immediata, è una grande opportunità su cui, infatti, abbiamo lavorato”. E ancora: “Il prodotto deve essere entusiasmante. La tendenza sempre più forte dei bambini, tra i 4 e i 5 anni, ad abbracciare il pop e a lasciare da parte la musica per piccini, è sotto gli occhi di tutti e cambia molte dinamiche – racconta Luca Fantacone, director catalogue Sony Music Entertainment Italy - i bimbi sono giudici spietati che dicono subito se un pezzo piace o meno. Mahmood, i Pinguini Tattici Nucleari, per esempio, sono seguiti da tanti bambini, questo il vero centro di ‘Kids go pop’”. Jacopo Failla, MTKG specialist & CEO RockSlam, pone i riflettori su un altro aspetto importante: “Quando creiamo contenuti in questo settore non ci rivolgiamo solo ai bambini, ma anche ai genitori che selezionano gli stessi per loro. Io lavoro con Carolina Benvenga, che ha saputo perfettamente abbracciare questo tipo di dinamiche. E, infatti, oggi viene considerata a tutti gli effetti un’artista pop, non solo come una realizzatrice di canzoni per bambini”.