Radio e TV continuano a essere strumenti fondamentali per la diffusione e il consumo di musica, ma il loro ruolo si è evoluto con l'avvento delle piattaforme digitali. Di questi cambiamenti se n’è parlato durante in panel “Old but gold: la musica in radio e tv” presentato da Nuovo Imaie durante la Milano Music Week. A dar inizio al confronto è stata Anna Maria Genzano, Responsabile affari istituzionali, relazioni esterne e interne RTL 102,500: “La radio, che celebra i suoi 100 anni, ha affrontato grandi trasformazioni grazie al digitale, che ha giocato un ruolo fondamentale. Questo cambiamento ha permesso di creare radio tematiche, soddisfacendo un pubblico più esigente, ma ha anche reso più complessa la gestione dei diritti e la creazione di contenuti. Ad esempio: una realtà come RTL è passata da una sola rendicontazione a ben nove, richiedendo un adattamento delle strutture per garantire maggiore precisione nel lavoro. Oggi, il processo di rendicontazione è più articolato: servono dati puntuali su tutto ciò che viene trasmesso. Inoltre, il panorama delle collecting non si limita più alla SIAE, ampliando ulteriormente la complessità gestionale”. Stefano Longhini, Direttore affari legali RTI S.p.a. Mediaset Group, ha sottolineato l'importanza dell'equo compenso e delle collecting per il settore musicale, evidenziando come gli utilizzatori, come radio e TV, siano diventati centrali, spiegando: “Anche il digitale deve contribuire in modo equo, garantendo parità di trattamento e rispetto delle regole, come dimostra il caso Meta-SIAE, che mette in luce la necessità di compensi adeguati agli autori”. Rosario Donato, Direttore generale Confindustria Radio Televisioni (CRTV), ha parlato dell'importanza di radio e TV, evidenziando che i numeri parlano chiaro e che, senza considerare il web, le stazioni radio sono migliaia, il che dimostra quanto il ruolo di questi mezzi sia fondamentale. Ha anche aggiunto che, considerando la radio come un mezzo ibrido che si può ascoltare ovunque, l'effetto moltiplicatore sulla diffusione è enorme. In definitiva, ha affermato che, per la diffusione della musica, radio e TV continuano ad essere molto forti. Andrea Miccichè, Presidente di Nuovo Imaie, ha sintetizzato l’attuale situazione normativa: “Abbiamo una difficoltà oggettiva poiché la tendenza alla moltiplicazione dei diritti non è stata adeguatamente affrontata dalla disciplina giuridica. Le normative in materia di diritti non hanno considerato che, parcellizzando le tariffe e le banche dati, si crea la difficoltà di aprire trattative separate che spesso portano a conclusioni contraddittorie. Una liberalizzazione avrebbe senso se alcune attività fossero rimaste monopolizzate. Pertanto, dovrebbe essere individuato un terreno competitivo chiaro”. Stefano Longhini ha spiegato che, con la liberalizzazione e l'introduzione di nuove collecting, si è passati dalla situazione in cui l'utilizzatore doveva pagare una somma fissa a un monopolista, a una realtà più complessa. Ha evidenziato come gli "apolidi", ovvero coloro che non sono affiliati a una collecting, creino confusione. Secondo Longhini, quando si parla di una soluzione univoca con un'unica banca dati, la trattativa diventa più chiara e pulita, poiché le parti coinvolte sono ben definite. Ha aggiunto che l’utilizzatore desidera pagare in modo equo e trasparente, attraverso uno sportello unico, mentre chi non lo desidera sfrutta la confusione a suo favore. Anna Maria Genzano ha sostenuto che la trasparenza e l’adozione di regole chiare porterebbero benefici sia agli utilizzatori che agli aventi diritto. Tuttavia, ha evidenziato che, sebbene l'AGCOM abbia il potere di regolamentare, non può imporre direttamente le norme, e quindi è necessario che sia il legislatore a intervenire per stabilire e far rispettare le regole. ha affermato che la liberalizzazione è nata in modo problematico: pur potendo portare a un equilibrio positivo, l'assenza di regole ha creato diversi problemi. Ha aggiunto che, parlando anche con Micciché, hanno cercato di andare oltre le difficoltà iniziali. Attualmente, stanno lavorando per stabilire un prezzo giusto, tenendo conto dei tecnicismi complessi. Ha sottolineato che lo sforzo compiuto negli ultimi sette anni ha portato alla chiusura di accordi che possono essere migliorati. Infine, ha rimarcato come abbiano continuato a garantire un flusso legittimo, considerando anche le esigenze dell'industria. Miccichè ha specificato: "AGCOM svolge un ruolo importante e da anni sostiene la banca dati unica. Siamo sostenitori di questo progetto; sarebbe interessante sapere i costi dell’avvio delle trattative e della gestione della reportistica. Queste spese potrebbero essere investite sugli artisti e potrebbero rappresentare un terreno di trattativa, perché ci sarebbe un risparmio. La banca dati unica con le tracce, sono convinto, potrebbe produrre reportistiche immediate e un’attività di fornitura per le collecting agli utilizzatori. Questo comporterebbe un risparmio anche di qualche milione. Sarei contento se riuscissimo a ottenere almeno la banca dati unica. Il modello proposto da Longhini è simile a quello francese, che prevede che, se gli incontri tra utilizzatori e collecting non portano a un accordo, intervenga il ministro della Cultura e si stabilisca un decreto. Noi non siamo ancora pronti, ma un primo passo potrebbe essere la banca dati, che farebbe funzionare meglio il nostro mercato”. Sono intervenuti: Anna Maria Genzano, Responsabile affari istituzionali, relazioni esterne e interne RTL 102,500 HIT RADIO SRL; Stefano Longhini, Direttore affari legali RTI S.p.a. Mediaset Group; Rosario Donato, Direttore generale Confindustria Radio Televisioni (CRTV); Andrea Miccichè, Presidente NUOVO IMAIE. A moderare l’evento: Davide Poliani, Giornalista Rockol.