Con i tassi di interesse in aumento e la resa della canzone-asset proiettata a livelli inferiori rispetto a quelli appena successivi alla pandemia, era lecito attendersi che il 2024 non avrebbe parlato la lingua dei cataloghi e delle acquisizioni musicali. E’ andata diversamente, invece, sia perché alcune operazioni erano in cottura da tempo ed erano ormai prevedibili (v. Pink Floyd - nella foto - e Queen), sia perché si sono registrate delle sorprese, sia perché alla tipica attività di acquisizione di cataloghi - grazie alle maggiori opzioni di finanziamento oggi disponibili - si sono affiancate il consolidamento ed il lancio di piattaforme come beatBread (specializzata in anticipi sulle royalties) e JKBX (dal 2024 fornisce agli investitori un nuovo strumento per acquistare quote sui diritti musicali). Quella che segue non è una graduatoria in ordine di dimensioni economiche, ma un riassunto di quanto ci è parso più impattante. Blackstone acquisisce Hipgnosis Songs Fund ($1,6 miliardi) Dopo sei anni di quotazione alla Borsa di Londra, gli azionisti di Hipgnosis Songs Fund hanno votato quasi all’unanimità per vendere il portafoglio di 65.000 canzoni al gigante degli investimenti Blackstone, già tra i soci in varie modalità. Concluso a luglio, l’accordo ha chiuso un anno turbolento per Hipgnosis, segnato da una rivolta degli azionisti per il calo del valore azionario e una cattiva gestione. Blackstone ha pagato 1,31 dollari per azione, valutando il fondo 1,584 miliardi di dollari, superando l’offerta di Concord di 1,25 dollari per azione. Ma, Hipgnosis a parte, Blackstone a questo punto è probabilmente l’entità finanziaria meglio radicata nell’industria musicale: detiene infatti anche Hipgnosis Song Management, MNRK Music Group e la collecting americana SESAC (a sua volta proprietaria della Harry Fox Agency, di AudioSalad, di Rumblefish, di HAAWK e di Audiam). Sony Music acquisisce i cataloghi di Queen, Pink Floyd e Michael Jackson ($ 2,27 miliardi) Gli investimenti di Sony Music hanno, tra le altre cose, messo sul podio delle più preziose icone del pop e del rock ex aequo i Queen e Michael Jackson. Dei primi la major nipponica ha acquisito per 1,27 miliardi di dollari i diritti musicali e discografici, probabilmente pagando gli interessi attivati dal successo del film “Bohemian Rhapsody” di pochi anni prima, che aveva rafforzato il valore del catalogo della band. Sul secondo ha investito 600 milioni di dollari per acquisirne il 50% dei diritti sul catalogo, valutandolo quindi circa 1,2 miliardi di dollari – in attesa che il valore lieviti nel 2025 grazie a un biopic su Jacko. Infine, dopo anni di trattative, Sony ha acquistato per 400 milioni di dollari il catalogo musicale delle registrazioni dei Pink Floyd, ad esclusione dei diritti editoriali. Denis Ladegaillerie rende Believe nuovamente privata ($1,52 miliardi) Quella che sarebbe stata l’operazione di M&A tra label musicali non è andata a buon fine e così Believe è stata acquisita per il 95% da un consorzio di investitori guidato dai fondi di TCV ed EQT X, insieme al suo fondatore e CEO Denis Ladegaillerie. Dopo la quotazione in borsa nel 2021, l’acquisto di quote al prezzo di 15 euro per azione (21% di premio) punta a rafforzare la crescita come player indipendente e leader nei mercati francese ed europeo. Warner Music Group aveva considerato un’offerta più alta (17 euro per azione) ma si è ritirata per mancanza di tempo per effettuare la due diligence entro la scadenza prevista. Hellman & Friedman acquisisce da Irving Azoff una quota di GMR - Global Music Rights ($ 3,3 miliardi) In termini monetari, l’operazione di maggiori dimensioni del 2024 è stata realizzata dalla società di private equity Hellman & Friedman, un colosso con 120 miliardi di dollari in gestione patrimoniale, quando a settembre ha concluso un accordo per acquisire una quota di Global Rights Management. GRM organizzazione per i diritti d’autore fondata dal mogul musicale Irving Azoff con sede negli Stati Uniti, è stata valutata $3,3 miliardi; Azoff ha mantenuto una partecipazione, mentre è stata TPG, co-proprietaria di lunga data, a cedere la sua quota. Iconic Artists Group ottiene fondi da HPS per acquisizioni ($ 1 miliardo) Per restare in zona-Irving Azoff, la sua IAG (Iconic Artists Group) ha perfezionato una ingente raccolta di fondi ottenendo a febbraio un investimento strategico da HPS Investment Partners (società con 107 miliardi di dollari in gestione) che, insieme a finanziamenti di debito “senior” da parte di terzi, ha fornito a Iconic un accesso a 1 miliardo di dollari di capitale, destinato all'acquisizione di diritti musicali. Nello stesso mese Iconic ha acquisito i diritti sul catalogo musicale di Rod Stewart, inclusi master, diritti d'autore e alcuni diritti sul nome e l'immagine, per circa 100 milioni di dollari e a marzo ha acquisito una partecipazione del 50% nei diritti sulle registrazioni, sul catalogo editoriale e sui diritti di nome e immagine di Bryan Ferry, comprendendo sia il suo lavoro solista che quello con i Roxy Music. New Mountain Capital acquisisce BMI ($1,4 miliardi) Nel febbraio 2024 una scossa tellurica di natura tanto economica quanto culturale ha fatto sussultare l’industria musicale, quando il fondo di private equity New Mountain Capital ha acquistato BMI, la più grande organizzazione per la gestione dei diritti d’esecuzione al mondo, per una cifra compresa tra 1,3 e 1,5 miliardi di dollari. Parte dei proventi della vendita (100 milioni di dollari) è stata distribuita agli autori e editori affiliati come riconoscimento del loro valore per BMI, ma le polemiche sulla privatizzazione di una collecting di tale impatto non smetteranno di causare altre scosse di assestamento. KKR acquisisce Superstruct ($1,39 miliardi) Con un importante investimento che riflette la crescente attenzione verso il settore degli eventi dal vivo, il fondo KKR ha acquisito Superstruct Entertainment, organizzatore di festival musicali come Sziget e Wacken Open Air. Fondato nel 2017, Superstruct è stato acquistato per 1,39 miliardi di dollari, segnando l’interesse crescente degli investitori per il settore dei concerti post-pandemia. KKR è stato poi affiancato da CVC con una partecipazione. Legends acquisisce ASM Global da AEG ($2,3 miliardi) Un’altra notevole acquisizione nel live, in questo caso riguardante la gestione delle venue, conferma come il settore degli spettacoli dal vivo sia diventato estremamente attraente. Annunciata nel 2023, l’acquisizione da parte di Legends della divisione di gestione delle venue ASM Global di AEG si è conclusa nell’agosto 2024, dopo che Legends ha pagato una multa civile di 3,5 milioni di dollari per violazioni antitrust. Quando il partner di private equity Onex ha notificato ad AEG l’intenzione di vendere la sua quota del 35% in ASM Global, AEG ha deciso di vendere anche la propria partecipazione. L’acquisizione rafforza il business di Legends, che già include pianificazione, vendita di biglietti, ospitalità, merchandising e partnership. UMG acquisisce quote in Chord Music Partners ($240 milioni) Universal Music Group ha acquistato il 26% di Chord Music per 240 milioni di dollari. Chord gestisce 60.000 diritti musicali, tra cui successi di Ryan Tedder e John Legend. L’accordo consente a UMG di espandere le acquisizioni di cataloghi musicali. Varie Concord ha raccolto 850 milioni di dollari tramite titoli garantiti da asset musicali, portando il valore del suo ABS a 5,1 miliardi di dollari. Tra gli artisti coinvolti: Genesis, Phil Collins e Creed. I fondi raccolti sono stati utilizzati per acquisire nuovi asset e pagare debiti. HarbourView ha raccolto capitali per $ 500 milioni per investire in diritti musicali e proprietà intellettuali, ampliando così il proprio portafoglio. Shamrock Capital, nota per aver acquistato i diritti di sei album di Taylor Swift nel 2020, ha annunciato a novembre di aver raccolto 1,6 miliardi di dollari per investimenti nel settore. CTS Eventim ha acquisito il business di ticketing e festival di Vivendi per 323 milioni di dollari. TickPick ha raccolto fondi per 250 milioni di dollari per espandere la propria piattaforma di ticketing. Kobalt ha finalizzato importanti due operazioni finanziarie per rafforzare la sua capacità di acquisire diritti musicali nei prossimi anni, ottenendo una linea di credito revolving da 450 milioni di dollari da Truist Securities ed emettendo titoli garantiti da asset per 266,5 milioni di dollari (queste operazioni, insieme a una joint venture con Morgan Stanley, hanno portato la disponibilità di capitale di Kobalt a oltre 1 miliardo di dollari). Nel 2021, Kobalt aveva venduto a Sony Music Entertainment le sue divisioni AWAL e Kobalt Neighbouring Rights per 430 milioni di dollari.