Come già anticipato a Rockol dal CEO di Metatron Paolo Ceresoli lo scorso 10 dicembre, INRI - etichetta del gruppo torinese co-fondato da Pietro Camonchia e dai fratelli Paolo e Davide Pavanello - ha annunciato il proprio rebranding per il 2025. Per l’anno appena iniziato la label ha annunciato di “lavorare con una gamma eterogenea di artisti, spaziando tra giovani promesse - Anna Carol, Labasco, THAEO, Diora Madama, ayo ally, ËGO, Adriana - e progetti navigati come quello di Dente, Bianco, Napoleone, Ex-Otago, Maurizio Carucci”. (nella foto, parte dell'attuale roster di INRI) “Ricordo ancora adesso il giorno in cui è nata INRI e in cui abbiamo scelto il nome (Il Nuovo Rumore Italiano, ndr)”, ha dichiarato Davide “Dade” Pavanello, co-fondatore di INRI con il fratello Paolo “Chinaski” e Pietro Camonchia: “Ho sempre detto di voler creare un luogo non fisico dove convogliare dei talenti che abbiano con sé qualcosa da dire. La musica è stata la mia salvezza e negli artisti cerco questo: persone che abbiano bisogno di fare musica, non che la vogliano fare per moda”. “Il nuovo rebranding dà spazio a nuovi colori che hanno sempre contraddistinto l’eterogeneità insita nel DNA di INRI”, ha aggiunto Camonchia: “Abbiamo abbracciato le esigenze degli artisti, cercando di farle diventare un punto di forza per il rilancio, evidenziando e sottolineando le sfumature come valori”. “L’elemento distintivo che continuerà a rendere l’etichetta unica nel tempo è mettere l’artista al centro, capirne le peculiarità ed avere di conseguenza un approccio sartoriale volto a evidenziarne il talento, evitando approcci e strategie standardizzate”, ha precisato Paolo Pavanello, al quale ha fatto eco il CEO di Metatron Paolo Ceresoli: “INRI si propone come modello creativo e organizzativo solido e competente, ma soprattutto reattivo e capace di evolversi in base alle esigenze degli artisti in un mercato in continuo movimento. La formula sartoriale perfezionata negli anni è quella di cui l'artista ha bisogno per sentirsi parte di una famiglia e per fare sentire la propria voce al mondo”.