Così come Universal Music Group, anche Sony Music e Warner Music hanno annunciato la cancellazione delle proprie iniziative collaterali ai Grammy Awards, che - nonostante gli incendi che continuano a flagellare Los Angeles - si terranno come da programma il prossimo 2 febbraio alla Crypto.com Arena, nella metropoli californiana. Le major guidata da Lucian Grainge e Robert Kyncl hanno fatto sapere di aver cancellato i party tradizionalmente organizzati a corollario della music’s biggest night per “reindirizzare le risorse che sarebbero state utilizzate per quegli eventi per aiutare le persone colpite dagli incendi": la stessa scelta è stata operata anche da Sony Music e BMG, che - entrambe - destineranno i fondi in origine destinati agli eventi per sostenere le entità impegnati nel soccorso alla popolazione e nella ricostruzione delle aree della città distrutte dai roghi. "Los Angeles è la sede della nostra divisione dedicata all’intrattenimento da oltre 35 anni”, hanno fatto sapere il presidente e CEO di Sony Group Corporation (società madre di Sony Music) Kenichiro Yoshida e il presidente e COO Hiroki Totoki: “Grazie alle nostre migliaia di dipendenti, partner e amici che vi risiedono, le nostre radici sono profonde in questa comunità. Continueremo a lavorare con la nostra leadership aziendale locale per determinare il modo migliore in cui Sony Group può supportare gli sforzi di soccorso e recupero nei giorni a venire. I nostri pensieri vanno a coloro che sono colpiti da questa situazione devastante". "Annunciamo, con la morte nel cuore, che BMG non ospiterà più la sua festa pre-Grammy martedì 28 gennaio”, ha spiegato la società guidata da Thomas Coesfeld in una nota: “I nostri pensieri sono con tutti coloro che sono stati colpiti (dagli incendi, ndr) e porgiamo la nostra più profonda gratitudine ai vigili del fuoco e ai soccorritori della contea di Los Angeles che stanno lavorando instancabilmente per contenere gli incendi".