In occasione del panel “Sanremo muove il mercato?” (nella foto), tenutosi ieri - giovedì 13 febbraio - presso il Club Tenco di Sanremo e organizzato insieme a Evolution e Rockol Music Biz, SCF ha svelato come il Festival influenzi positivamente il mercato dei diritti connessi. Secondo un'analisi in-house con l'ausilio di BMAT, infatti, l'effetto di Sanremo sulle emittenti radiofoniche (Broadcasting) - che si manifesta in termini di diritti calcolati su base analitica - emerge tramite un confronto tra il Festival del 2024 e l'edizione del 2019: il risultato è un aumento significativo nell’incidenza media dei brani trasmessi dalle prime sei emittenti, sia nelle rilevazioni settimanali sia in quelle annuali (passando dal 2.8% al 4.6%). Nell'area della tv l'effetto di Sanremo sui brani utilizzati è più contenuto (circa l'1,5% sulla media annuale), principalmente in conseguenza dell’impiego della production music. L'uso dei brani di Sanremo come tracce ricorrenti, come le sigle e i sottofondi nei programmi televisivi, rappresenta un'opportunità per incrementare il valore dei diritti connessi in tale settore. Per quanto riguarda l'uso della musica nei locali pubblici (Public Performance), l'analisi sulle radio in-store, condotta su un campione dei cinque principali music provider, ha mostrato che la programmazione radiofonica generalista rappresenta solo una piccola parte, tra l'1% e l'1,5%, del totale annuo. Questo valore è quasi inesistente negli esercizi commerciali che offrono una programmazione musicale mirata a un pubblico specifico. In molti casi, l'uso pubblico di brani musicali genera diritti connessi che vengono raccolti senza una valutazione analitica, anche se sono comunque influenzati dai dati raccolti in modo analitico: le emittenti radiofoniche contribuiscono per circa il 60% dei diritti raccolti negli esercizi commerciali, bar e ristoranti, mentre la televisione contribuisce per il 3% negli esercizi commerciali e per l'8% nei bar e ristoranti, pur rimanendo il principale canale di diffusione musicale nelle strutture ricettive. “In questo scenario si inserisce un importante risultato per SCF, la cui licenza copre tutti i brani in gara al Festival quest'anno - ad eccezione di due sole co-titolarità”, ha commentato la collecting in una nota: “E’ un dato che conferma la centralità di SCF come punto di riferimento per la tutela dei diritti connessi, garantendo che ogni brano in gara venga tutelato nel rispetto dei diritti di chi ha contribuito alla sua produzione e assicurando che i ricavi derivanti dall’utilizzo della musica vengano distribuiti in maniera equa e trasparente”.