Qualche giorno addietro (vedi News) il presidente della EMI Alain Levy aveva dichiarato alla stampa che l’anno prossimo il negozio digitale iTunes introdurrà un regime di prezzi variabili per i download, in luogo dell’attuale tariffa fissa a 99 centesimi di euro per traccia; la casa discografica inglese ha anche asserito che il suo nuovo software anticopia DRMed è compatibile con la tecnologia FairPlay incorporata negli iPod, consentendo finalmente agli utenti di trasferire direttamente la musica contenuta nei Cd "protetti" sui lettori digitali contraddistinti dal marchio della mela. A quanto sembra, però, su entrambi gli argomenti alla Apple cascano dalle nuvole. La casa di Cupertino, ha sintetizzato in tono canzonatorio il sito Ars Technica dopo averne contattato un portavoce, “vuole sapere che cosa fumano alla EMI e dove poterselo procurare, sostenendo che non c’è alcun accordo in corso e neppure all’orizzonte”. <br> Secondo lo stesso Website, e nonostante le insistenze di discografici e sviluppatori di altri sistemi di protezione, è improbabile che la Apple decida proprio ora di dare in licenza la tecnologia FairPlay che presidia il circuito chiuso iTunes Music Store - iPod: meglio, in un momento di declino delle vendite dei Cd audio tradizionali e di boom della musica digitale, non danneggiare il potenziale di vendita della propria piattaforma di download.