Nella notte tra sabato e domenica Marta Donà ha avuto un’altra buona ragione di festeggiare. 41 anni e quattro Sanremo vinti negli ultimi cinque anni, la manager è la vera regina del Festival: dopo aver trionfato per la prima volta all’Ariston nel 2021 con “Zitti e buoni” del Maneskin (e venire abbandonata poco dopo dal gruppo, che le preferì Fabrizio Ferraguzzo), Donà negli ultimi tre anni non ha mancato un colpo, vincendo il Festival con Marco Mengoni (con “Due vite”, nel 2023), Angelina Mango (con “La noia”, nel 2024) e Olly, che la scorsa notte ha battuto Lucio Corsi aggiudicandosi il primo posto a Sanremo 2025. Laureata in Scienze della Comunicazione all’Università di Verona, dopo aver debuttato professionalmente come ufficio stampa - a MN, nel 2006 - Donà entra in discografica nelle file di Sony Music Italy, dove a partire dal 2008 si occupa di promozione lavorando su - tra gli altri - progetti di J-Ax, Giovanni Allevi e Le Vibrazioni, oltre che sulla comunicazione di X Factor, del quale all’epoca Sony Music era partner discografico. Il grande salto Donà lo compie nel 2012, quando viene convinta da Marco Mengoni a occuparsi delle sue attività di management: dopo aver incluso nel suo roster anche Francesca Michielin, fonda LaTarma Srl, società che dalla sola attività manageriale si espande presto anche alla musica registrata e agli eventi, siglando accordi con realtà discografiche di primo piano come BMG e Warner Music Italy. “L’obiettivo principale è l’ascolto, la resilienza e la pazienza di essere una famiglia, fidanzati, manager per questi artisti”, aveva spiegato Donà lo scorso novembre in occasione del panel “Il segreto del successo: tutto quel che un manager deve sapere nel 2024”, tenuto nell’ambito dell’ultima edizione della Milano Music Week: “Esprimo sempre la mia opinione e c’è un continuo scambio di idee. Mi chiedo sempre: possiamo essere un valore aggiunto per quel progetto? Solo così possiamo capire se come realtà siamo davvero in grado di portare qualcosa di significativo”.