ASCAP, tra le più importanti collecting americane, segnala che il mercato locale va a gonfie vele: nel 2024, infatti, il report annuale segnala che la ripartizione tra gli aventi diritto è stata la più munifica di sempre, con incassi per 1.835 miliardi di dollari (+5.7% rispetto al 2023) e 1.696 miliardi redistribuiti tra gli iscritti (+6.5%) Nello specifico, crescono gli incassi provenienti dagli Stati Uniti ma anche dall'estero (+6,8% dai mercati extra-USA), e crescono anche i proventi di Songwize, una società di royalty administration interna ad ASCAP che permette ai suoi iscritti di dare in licenza le proprie opere senza ulteriori intermediari (53 milioni ripartiti tra gli aventi diritto nel 2024). Formalmente una non-profit, ASCAP è appena entrata nel decimo anno del suo piano strategico di crescita, che sta andando come preventivato. La particolarità è che si tratta dell'unica collecting americana che funziona un po' come SIAE, il che dà ancora più soddisfazione ai suoi membri, dice la CEO Elizabeth Matthews: "Tutte le altre sono ormai di proprietà di grandi gruppi finanziari, mentre ASCAP è l'unica a non dover rendere conto a investitori privati o azionisti, il che fa sì che gli autori e i compositori siano i soli a beneficiare della crescita della società" ha dichiarato. "Siamo gli unici a poter dire in maniera credibile che mettiamo al centro chi la musica la fa, e dai noi ottiene 90 centesimi su ogni dollaro incassato". Nel 2024, Ascap ha superato il milione di iscritti, con nuovi ingressi di pregio come Kacey Musgraves, i Def Leppard, Tate McRae, Jack White e Graham Nash.