L’unità dedicata al contrasto della criminalità informatica della polizia brasiliana ha tratto in arresto un uomo accusato di aver generato 28 milioni di stream fasulli sui maggiori DSP: l’operazione, sostenuta dall’International Federation of the Phonographic Industry e dall’affiliata locale Pro-Música Brasil, ha avuto luogo lo scorso dicembre presso nello stato di Goias, nella parte centrale del paese. Il fermato - del quale non sono state rese note le generalità - è stato accusato di aver caricato più di 400 brani falsi sui principali servizi streaming guadagnando, grazie all’attività fraudolenta, oltre 65mila dollari americani. Nell’ambito dell’operazione le autorità brasiliane hanno posto sotto sequestro altri 400mila dollari di beni potenzialmente correlati alla truffa. “L'indagine ha inoltre scoperto un'ulteriore violazione del copyright, con 36 tracce rubate a compositori locali tramite gruppi WhatsApp promozionali”, ha fatto sapere IFPI in una nota: “Queste tracce, insieme ai profili falsi degli artisti associati, sono state rimosse dalla piattaforma su richiesta dell'ufficio del procuratore. Sebbene non sia attualmente incluso nelle accuse penali, l'uso dell'intelligenza artificiale per generare tracce musicali è stato identificato anche durante l'indagine e potrebbe essere inserito nel caso in una fase successiva. L'intelligenza artificiale generativa sta emergendo come uno strumento che può essere utilizzato da malintenzionati per creare grandi volumi di contenuti allo scopo di manipolare lo streaming”. “Manipolazioni dello streaming di questo tipo sono un furto: significa rubare direttamente agli artisti e tradire i fan”, ha commentato la CEO di IFPI Victoria Oakley: “Elogiamo le azioni dell'unità per i reati informatici del procuratore dello Stato di Goiás per il loro lavoro in questo caso, e continueremo a lavorare a stretto contatto con le autorità locali in Brasile, ma più ampiamente in tutto il mondo, per garantire che questa attività illegale venga fermata". “La manipolazione dello streaming è una delle maggiori preoccupazioni del settore musicale”, ha aggiunto il Presidente di Pro-Música Brasil Paulo Rosa: “Ci congratuliamo con l'ufficio del Procuratore dello stato di Goiás per questa operazione di successo: continueremo a lavorare a stretto contatto con le autorità brasiliane per contrastare queste pratiche fraudolente".