E’ tutto meno che rassegnato, Fred Durst, dopo il rigetto - da parte della Corte Distrettuale della California - di gran parte delle istanze contenute nella causa che i Limp Bizkit hanno intentato nei confronti di Universal Music: la band di “Nookie” è tornata alla carica della major con un nuovo procedimento legale, depositato questa volta presso la Corte Superiore della California, sostanzialmente replicando le accuse già avanzate in prima battuta lo scorso ottobre. Nei documenti depositati all’inizio di questa settimana i querelanti chiedono risarcimenti pari a oltre 30 milioni di dollari, oltre che all’invalidamento dei contratti stipulati tra le parti per inadempienza da parte dell’etichetta - eventualità, questa, per permetterebbe al gruppo di tornare in possesso dei diritti sulle proprie incisioni. In attesa di una replica da parte di Universal Music - che potrebbe ribadire le obiezioni già presentate durante il primo dibattimento - diversi osservatori americani sottolineano come uno scontro tra le parti potrebbe aprirsi prima ancora dell’avvio delle udienze: UMG potrebbe richiedere lo spostamento del processo da Los Angeles a New York, essendo quello della Grande Mela il foro competente per la discussione di controversie relative ai propri accordi.