Nella guerra delle offerte musicali trai i grandi marchi del tech e le piattaforme, Apple prova a ritagliarsi sempre più una posizione legata ad un tema preciso: la qualità sonora. Dopo gli investimenti sull’audio spaziale (la versione Apple Music del Dolby Atmos), ecco un nuovo tassello, e non da poco. Una nuova versione delle AirPods Max, che nuova non è, ma supporta l’audio lossless, ovvero l'ascolto senza la perdita sonora tipica della compressione digitale. Rafforzando ancora di più l’ecosistema musicale Apple, che fa dell’integrazione tra servizi (lo streaming, che offre musica in alta qualità senza sovrapprezzi) e l’hardware il proprio punto di forza. Come funzionano le “nuove” AirPods Max Per ascoltare musica in questo nuovo modo non servono necessariamente delle nuove AirPods Max: è una caratteristica aggiunta tramite unaggiornamento firmware alla seconda generazione delle cuffione Apple, quelle con USB-C, immesse sul mercato lo scorso settembre. Ora, usandole con il cavo usb-c, passano l’audio a 24-bit/48 kHz: non entriamo nei dettagli, ma è leggermente superiore alla qualità di un CD e inferiore all’alta risoluzione, che pure Apple Music supporta - ma che richiede un’attrezzatura diversa. Questo sistema non funziona invece con la prima generazione, quella di fine 2020 che usa il connettore proprietario Lightning, che Apple ha ormai abbandonato. Apple di solito punta alla semplicità d’uso e ad un consumatore di fascia medio alta, non agli audiofili che controllano ogni dettaglio e caratteristica tecnica. Per questo, non ci sono grandi spiegazioni su come tenicamente funzionano le nuove AirPods Max: il cavo usb-c/usb c, attaccato ad un Mac, iPhone o iPad, dovrebbe permettere il passaggio diretto del segnale digitale senza conversioni intermedie che fanno perdere qualità. Il segnale dovrebbe poi venire trasformato dal DAC (digital to audio converter) interno alle cuffie. Per usare le AirPods Max serve un aggiornamento all’ultimo sistema operativo, 18.4 per iPhone e iPad, 15.4 per Mac, ed un aggiornamento di firmware per le cuffie. che si ottiene automaticamente lasciandole in carica fuori dalla custodia, vicino ad un device). È la versione E7101 - si può controllare nelle impostazioni delle cuffie. e una volta installata compare un pop-up che avvisa la nuova possibilità di ascolto. A questo punto nelle sorgenti AirPlay compare “Audio USB” di fianco alle AirPods Max. Bisogna anche disattivare l’audio spaziale (che non è lossless). Un’esperienza di ascolto diversa Per una recensione dettagliata delle AirPods Max rimando al pezzo scritto 4 anni fa: in linea generale non è cambiato molto, se non la disponibilità in nuovi colori (mezzanotte, blu, galassia, arancione, viola). Sono identiche, con gli stessi pregi e anche i principali difetti: una custodia non all’altezza e una durata ridotta delle batteria rispetto alla concorrenza. Però ascoltandole via cavo si ricaricano e quando le userete wireless saranno più facilmente cariche - l’impatto sulla batteria dei device mi sembra comunque minimo. Anche con il cavo funzionano i controlli classici sulle cuffie. In generale, le AirPods Max suonavano bene prima e suonano meglio ora. Si sente la differenza dell’ascolto lossless via cavo? Quando si collegano il volume di uscita è più basso, si disattivano i controlli interni di miglioramento delle frequenze - il che significa un suono leggermente meno orientato sui bassi - meno “equalizzato” dal device, quindi più equilibrato e un po’ più dettagliato, più fedele all’originale. Ma molto dipende dalla qualità e tipologia della registrazione originale: le ho testate con musiche molto diverse, e se si ascoltano con registrazioni mediocri, il lossless è inutile. Poi bisogna ascoltare attentamente e ad alto volume (e avere un orecchio molto allenato). È questa la cosa che mi ha colpito di più: dopo anni di ascolto wireless, usare il cavo cambia l’esperienza, richiede una maggiore concentrazione e attenzione ai dettagli. Fatte le dovute proporzioni, è come tornare al vinile dallo streaming: non dico che lo farò sempre, ma in certe circostanze ascoltare in maniera “old style” permette di apprezzare di più la musica: la differenza nei dettagli sonori si percepisce anche solo perché questa maniera richiede più attenzione. L’eterno dibattito sull’alta fedeltà digitale Le AirPods Max non sono cuffie per audiofili puri. L’esperienza di alta fedeltà che Apple propone è per un utente “normale”. Certo, rimane però l’eterno dubbio sull’efficacia reale dell’ascolto in alta fedeltà digitale. Per molti, soprattutto se non abituati all’ascolto critico, la differenza tra un file compresso e uno lossless è minima o addirittura impercettibile. Alcuni parlano apertamente di effetto placebo: sapere di ascoltare in qualità “superiore” spinge a percepire un miglioramento che, in realtà, spesso è più psicologico che reale. Ma, ancora una volta, spesso dipende dalla musica che si ascolta, non solo dalle cuffie. Rimane però il fatto che le AirPods Max sono le migliori cuffie di questa fascia e l’ascolto via cavo rafforza l’esperienza sonora complessiva con Apple Music, che rimane la migliore. Tra quelle che ho testato in questi anni, le principali rivali sono Sonos Ace, che hanno un suono un poco meno definito, ma sono più economiche, e con maggior versatilità per durata della batteria e utilizzo fuori dal sistema Apple. Peraltro, esiste un cavo jack/USB-C venduto a parte che permette di usarle anche su stereo e altri device. E ci sono altri due aspetti interessanti, per quanto rivolti a pubblici molto specifici: la possibilità di usare queste cuffie via cavo per mixare in audio spaziale, pensata per chi lavora in studio con Logic Pro o software compatibili, e anche una latenza ridotta nell’ascolto sempre via cavo: un dettaglio importante per chi gioca, dove il ritardo audio può compromettere l’esperienza. Quanto costa l’altra fedeltà? Rispetto al lancio di 4 anni fa, le AirPods costano qualcosa di meno: “solo” 579€. Solo si fa per dire ovviamente - ma tenete conto che il prezzo medio delle cuffie di questa fascia è solo un poco più basso. Dove vince però il sistema è che Apple Music offre il lossless senza costi aggiuntivi nel suo abbonamento. Tanto che Spotify qua è rimasta decisamente indietro: annunciata nel 2021, la sua versione hi-fi non è mai arrivata proprio perché la piattaforma è rimasta spiazzata dalla mossa di Apple. La cattiva notizia è che se avete il modello del 2021 l’upgrade lossless non funziona. La buona notizia è che chi ha comprato le AirPods Max negli ultimi mesi si trova a costo zero una buona possibilità in più di ascolto - rafforzando ulteriormente l’idea che l’ecosistema Apple sia quelle che di più punta sulla qualità sonora, di quelli in circolazione attualmente,