Con una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale il Comune di Sanremo ha dato annuncio del bando di gara per l’assegnazione delle prossime edizioni del Festival della Canzone Italiana, in ottemperanza alla sentenza dello scorso 6 dicembre emessa dal TAR della Liguria. La gara riguarda una convenzione per le prossime tre edizioni della manifestazione, quelle del 2026, 2027 e 2028, “eventualmente prorogabile per un massimo di un ulteriore biennio (massimo altre due edizioni: 2029-2030)”, con “obbligo di trasmissione dell’intero evento in diretta integrale e in chiaro, e diritto esclusivo di ripresa e utilizzazione dell’evento in sede televisiva e radiofonica, previa concessione dell’uso dei marchi registrati ‘Festival della Canzone Italiana’ e ‘Festival di Sanremo’, in sede radiotelevisiva, radiofonica e in ogni forma tecnicamente realizzabile”. “Al partner individuato - precisa il Comune - sarà inoltre concesso, previo accordo, lo sfruttamento di aree pubbliche sul territorio comunale per lo sfruttamento commerciale e pubblicitario dell’evento e l’organizzazione di eventi collaterali e connessi”. L’operatore che verrà selezionato dal bando dovrà corrispondere al Comune una cifra pari a 6,5 milioni di euro all’anno (“da aggiornarsi annualmente, a partire dalla seconda edizione”) e “una percentuale, che non potrà essere inferiore all’1% su tutti gli introiti comunque definiti e a qualunque titolo incassat, derivanti dai proventi pubblicitari e da quelli derivanti dallo sfruttamento, in qualunque forma”. Al bando possono essere ammesse solo “emittenti qualificate”, ovvero “emittenti televisive soggette alla giurisdizione italiana in grado di assicurare ad almeno l’80% della popolazione italiana la possibilità di seguire un evento su un palinsesto gratuito senza costi supplementari”, “generaliste” (che propongano “una programmazione generalista, quale i fornitori di servizi di media audiovisivi a diffusione nazionale in chiaro”), che prevedano l’organizzazione di “eventi collaterali”, con l’evento principale - il Festival - da tenersi “territorio del Comune, nei locali del Centro Ariston”, “nel periodo compreso nel mese di febbraio e la prima decade di marzo di ogni anno”, articolato “su non meno di cinque giorni consecutivi settimanali”. La procedura per la selezione dell’entità alla quale affidare le prossime edizioni della manifestazione prevede due fasi: la prima “è diretta a individuare l’operatore economico”, mentre la seconda “sarà diretta a negoziare, con l’operatore economico individuato a conclusione della prima fase, i termini finali, ivi compresi quelli di natura economica, della/e convenzione/i regolatrice/i del rapporto di partenariato”. Il termine per la presentazione delle candidature è stato fissato per le 12,30 del prossimo 19 maggio. Agli operatori è richiesto, tra le altre cose, di “sopportare l’intero costo economico e lo sforzo tecnico-organizzativo di ciascuna edizione del Festival, ivi compresi quelli relativi agli Eventi collaterali e connessi”, “riprendere e trasmettere, interamente a proprie cura e spese, in data e orario da concordare preventivamente con il Comune: una sintesi (non inferiore a 60') della manifestazione “Sanremo in Fiore” (o il "Corso Fiorito"); non meno di una serata della "Rassegna della Canzone d'autore-Premio Tenco", “realizzare, interamente a proprie cura e spese, e trasmettere, in diretta e/o leggera differita, almeno due manifestazioni (c.d. “prime serate”), di cui una da svolgersi nel periodo estivo, in location individuate d’intesa con il Comune nell’ambito del proprio territorio”, “realizzare, nell'ambito degli Eventi collaterali, interamente a propria cura e spese, un ‘palco’ sul quale dovranno esibirsi artisti presenti al Festival o ospiti di pari importanza artistica, durante le giornate del Festival e con collegamento con l’Evento Principale durante la diretta televisiva serale”, “dare priorità, nella vendita dei biglietti e/o degli abbonamenti non acquistati dal Comune, alle richieste avanzate dalle strutture ricettive cittadine”, “riservare al Comune, per ogni serata dell’Evento Principale, e a titolo gratuito, almeno il 20% dei biglietti e/o abbonamenti dei posti utili di platea e di quelli di galleria”. “Si potrà procedere all’espletamento della Procedura anche qualora venga presentata una sola domanda”, ha precisato il Comune, riservandosi “la facoltà di annullare o non dare ulteriore corso alla Procedura, in ogni momento, a suo insindacabile giudizio”. Tre giorni dopo la scadenza indicata dal bando, il 22 maggio, il Consiglio di Stato si pronuncerà in merito all’appello - presentato dalla RAI - contro la sentenza del tribunale amministrativo ligure dello scorso 7 dicembre, sbloccando definitivamente il processo. Le condizioni poste dall’avviso pubblico presentato dal municipio ligure hanno già destato forti perplessità presso l’industria discografica. “Il Comune di Sanremo, nell’avviso pubblicato, dove prevede impegni per il partner non considera assolutamente il ruolo della discografica che con investimenti e contenuti consente al festival di prosperare e generare ricavi”, ha commentato Enzo Mazza, CEO di FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana: “La prossima edizione del festival dovrà prevedere un consistente rimborso economico per le imprese partecipanti. Senza la discografia sul palco di Sanremo ci sarebbero giusto i fiori. Il festival senza la musica è una scatola vuota”.