Tre mesi. Tanto è bastato perché il volume di upload dei brani generati dall’intelligenza artificiale su Deezer raddoppiasse. Alla fine dello scorso gennaio il DSP francese aveva rivelato che il 10% delle canzoni caricate quotidianamente sulla propria piattaforma - 10mila, circa - era realizzato da soluzioni generative. A poco meno di tre mesi di distanza, la società ha comunicato un aggiornamento: oggi il ritmo di upload di opere figlie della creatività “sintetica” è di più di 20mila al giorno, circa il 18% del totale. "I contenuti generati dall'IA continuano a inondare piattaforme di streaming come Deezer e non vediamo alcun segno di rallentamento", ha dichiarato Aurelien Herault, Chief Innovation Officer di Deezer: "L'AI generativa ha il potenziale per avere un impatto positivo sulla creazione e il consumo di musica, ma dobbiamo affrontare lo sviluppo con responsabilità e attenzione per salvaguardare i diritti e i ricavi di artisti e autori, mantenendo al contempo la trasparenza per i fan. Grazie al nostro strumento all'avanguardia, stiamo già rimuovendo i contenuti completamente generati dall'IA dalle raccomandazioni algoritmiche". Lo strumento citato da Herault, secondo Deezer, ha la capacità di “rilevare musica generata al 100% dall'intelligenza artificiale dai modelli generativi più prolifici, come Suno e Udio, con la possibilità di aggiungere funzionalità di rilevamento praticamente per qualsiasi altro strumento simile, purché vi sia accesso a esempi di dati pertinenti”. “Deezer ha compiuto progressi significativi nella creazione di un sistema con una maggiore generalizzabilità, per rilevare contenuti generati dall'intelligenza artificiale senza un set di dati specifico su cui addestrarsi”, ha precisato la società: “L'aumento segnalato arriva in un momento di crescente preoccupazione per le aziende di intelligenza artificiale che addestrano i loro modelli con materiale protetto da copyright e per i governi che potenzialmente allentano le leggi sul copyright per facilitare lo sviluppo dell'intelligenza artificiale”.