Non si arresta l'emorragia di elementi apicali dall’organico della filiale americana di TikTok, il cui futuro negli USA è quanto mai incerto alla luce della guerra commerciale ingaggiata da Donald Trump nel confronto del governo cinese: dopo le dimissioni dello storico Head of Music Ole Obermann (passato ad Apple) e del Global Business Solutions Head Blake Chandlee, dal team del distaccamento statunitense del social di Bytedance è uscito anche l’Head of Public Policy Michael Beckerman, potente lobbista che aveva svolto un ruolo cruciale nella definizione delle relazioni tra la piattaforma cinese e il governo di Washington, soprattutto durante la prima “crisi” tra TikTok e le istituzioni USA, quella verificatasi nel 2020 durante il primo mandato di Trump. Dopo due rinvii dell’attuazione del Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, il giorno della verità per il futuro della piattaforma negli Stati Uniti è stato fissato per la metà del prossimo mese di giugno, quando scadranno i termini dell’ultima proroga concessa dall’amministrazione americana al bando imposto in caso di mancata cessione a entità locali dell’operatività americana del social: nonostante i numerosi investitori segnalatisi con proposte più o meno realistiche all’attenzione di Bytedance, la guerra sulle tariffe doganali dichiarata da Washington a Pechino ha fatto bruscamente interrotto i negoziati tra le parti.