A dimostrazione di quanto il merchandising stia diventando sempre più importante per aumentare la marginalità di operazioni legate a eventi e pubblicazioni musicali, in queste ore le cronache riferiscono di due casi - opposti - che riguardano altrettanti nomi storici del rock britannico e mondiale. Global Merchandising Services, azienda specializzata nella realizzazione di gadget a tema musicale, ha annunciato di aver siglato una corposa serie di accordi di licenza con società di tutto il mondo per promuovere il “brand” Ozzy Osbourne in vista di “Back To The Beginning”, l’attesissimo concerto di addio alle scene dei Black Sabbath che andrà in scena il prossimo 5 luglio a Birmingham: tra gli oltre 40 partner coinvolti nella campagna figurano Funko (per le popolari action figure stilizzate del frontman della band), il popolare marchio di accendini Zippo, e i brand di abbigliamento Chaser, Philcos e Other UK. Per la distribuzione dei prodotti Global Merchandising Services ha siglato accordi ad hoc con catene molto ben radicate sul territorio come Old Navy (per gli Stati Uniti) e Primark (per l’Europa). "Sarà uno show molto emozionante per me”, ha commentato Osbourne riguardo la sua ultima serata sotto i riflettori: “Poter condividere il palco un'ultima volta con molti degli amici che ho conosciuto e con cui ho suonato in tour nel corso della mia carriera, e a farlo nella città dove tutto è iniziato: quando sono fortunato, a poterlo fare? E soprattutto, poter dire addio e ringraziare i miei fan, che mi hanno regalato questa vita incredibile, significa più di ogni altra cosa per me. Questo è il mio modo di regalare loro un'ultima, epica notte di follia. Abbiamo anche del fantastico nuovo merchandising di Global Merchandising che so che adorerete, inclusi alcuni articoli in edizione limitata. Preparatevi, Birmingham: sarà leggendario”. Il già chitarrista dei Pink Floyd David Gilmour, al contrario, ha intentato causa a un sito Web americano accusandolo di aver venduto merchandise contraffatto della band di “The Dark Side of the Moon”. La società che fa capo all’artista, la David Gilmour Music Ltd., ha depositato il procedimento legale presso il Illinois contro la proprietà di Otherbrick.com, con l’accusa di aver messo in vendita materiale contraffatto “ispirato” sia ai Pink Floyd che allo stesso Gilmour, “violando i diritti di proprietà intellettuale e danneggiando irreparabilmente la David Gilmour Music Ltd”: secondo i documenti presentati alla corte dalla parte querelante Otherbrick starebbe utilizzando “un falso marketplace online progettato per far sembrare che venda prodotti originali [di Gilmour], ma vendendo invece imitazioni di qualità inferiore dei prodotti”, con l’aggravante di “aver nascosto la [propria] identità e l'intera portata delle sue operazioni di contraffazione nel tentativo di impedire [a Gilmour] di scoprire la vera identità [del proprietario]". La richiesta al tribunale della società controllata dall’artista è un'ingiunzione permanente per fermare le attività del sito, il trasferimento del dominio alla società di Gilmour e un sostanzioso risarcimento, l’ammontare del quale non è stato specificato.