Oggi, 23 aprile, SIAE festeggia 143 anni dalla sua fondazione: in occasione di questa importante ricorrenza - e in concomitanza con la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore - la collecting ha lanciato la campagna #CopyOrRight per sensibilizzare il pubblico e i legislatori sui pericoli ai quali l’abuso dei modelli di AI generativa espone la proprietà intellettuale. “L’intelligenza artificiale sta cambiando pian piano le nostre vite, in molti casi supportando la nostra produttività”, ha spiegato, in una nota, la collecting: “Quando si parla di creatività, però, le cose sono ben diverse, perché le IA generative si stanno addestrando su opere protette, senza chiedere il permesso. Di recente è esploso sui social il trend della ghiblizzazione, cioè la trasformazione di immagini reali in stile Studio Ghibli tramite prompt testuali per l'IA. Questo ‘gioco’, apparentemente innocuo, ha sollevato però molte paure e preoccupazioni su quale sia il confine tra l’ispirazione e la copia da parte delle IA, e sul rischio che corre il diritto d’autore se non adeguatamente tutelato”. “Ad oggi, rispetto all’IA, gli autori non hanno strumenti per difendere il proprio lavoro”, prosegue SIAE: “Non c’è effettiva trasparenza sull’impiego delle opere, e di fatto non ci sono ancora regole che riconoscono e tutelano il valore dell’ingegno umano nei confronti di queste novità tecnologiche, che oltretutto sono in rapida evoluzione. Proprio in queste settimane il Parlamento italiano sta affrontando un decisivo Disegno di Legge per disciplinare l’attività dei grandi player tecnologici che hanno in mano i motori della IA. Come SIAE abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere di inserire nella futura Legge la chiara possibilità per i nostri autori di impedire, preventivamente, a terzi di sfruttare i propri contenuti creativi per addestrare le macchine di intelligenza artificiale, e maggiore trasparenza sui meccanismi attraverso cui l’IA viene allenata. Il rischio è che la legge passi nella sua formulazione attuale, che assegna all’IA gli stessi diritti di cui godono gli autori e gli editori umani, equiparando il prodotto delle macchine a quello della vostra creatività”. SIAE ha quindi invitato ad aderire alla campagna #CopyOrRight in questa modalità: 1. Copia il prompt qui sotto e vai su ChatGPT (anche la versione gratuita va bene) "Trasforma la mia foto in un'illustrazione in stile animazione giapponese classica, caratterizzata da colori tenui, linee morbide e un'atmosfera sognante. Aggiungi una sovrapposizione con una grande etichetta rossa che recita '#CopyOrRight', posizionata in modo da coprire parzialmente il volto, per simboleggiare il concetto di copia non originale. L'immagine deve risultare immediata, semplice e d'impatto, comunicando chiaramente il messaggio che il risultato è una copia, non un'opera autentica." 2. Carica una tua foto con il viso in primo piano, incolla il prompt e genera la tua immagine 3. Pubblica sui tuoi social l’immagine che sarà generata, usando nel testo del post l’hashtag #CopyOrRight e taggando SIAE. “Non possiamo accettare che la creatività umana venga messa all’angolo da tecnologie che, senza regole, si nutrono del lavoro dei nostri autori", ha dichiarato il Presidente di SIAE Salvatore Nastasi: "Dietro ogni canzone, ogni film, ogni opera c’è una persona, un’emozione e un’intelligenza umana. La creatività non è un algoritmo, è un atto unico e irripetibile che va tutelato con decisione. L’Intelligenza Artificiale non può e non deve cancellare tutto questo. Gli autori hanno diritto a essere rispettati, ascoltati e protetti. La SIAE, da sempre, è al loro fianco, e chiede con forza che il legislatore intervenga prima che sia troppo tardi: è in ballo il futuro della cultura italiana”.