Aggiornamento, ore 15.00: La Commissione Europea ha confermato di aver accolto la richiesta di Paesi Passi e Austria in merito a una valutazione del processo di acquisizione di Downtown Music da parte di Virgin Music Group, divisione dedicata ai servizio per artisti ed etichette di Universal Music Group. Secondo quanto riferito in una nota ufficiale diffusa oggi, venerdì 25 aprile, da Commissione, la major non può “attuare l’acquisizione prima di averla notificata e aver ottenuto l’autorizzazione” dalla Commissione stessa. “L’operazione rischia di incidere in modo significativo sulla concorrenza in alcuni mercati della filiera musicale, in cui entrambe le società sono attive, in Austria e nei Paesi Bassi, nonché in molti altri Stati membri. La Commissione ha pertanto concluso di essere nella posizione migliore per esaminare l'operazione. La Commissione ha chiesto a UMG di notificare l'operazione”. In una dichiarazione resa al Financial Times, testata che per prima aveva riferito dell’istruttoria, Universal Music ha fatto sapere di essere più che disponibile a collaborare con la Commissione e di essere fiduciosa nel “concludere questa acquisizione nella seconda metà dell'anno, nei tempi previsti". Soddisfazione per l’avvio del procedimento è stata espressa dall’associazione di etichette indipendenti europee Impala. "Accogliamo con favore questa notizia e siamo pronti a collaborare pienamente con la Commissione Europea durante la sua valutazione della fusione”, ha dichiarato la Presidente Esecutiva di Impala Helen Smith: “L'entità dei disagi in tutta Europa rende opportuno che l'UE effettui la valutazione. Ciò fa seguito alle preoccupazioni sollevate da entrambe le autorità di regolamentazione, che sono state informate da UMG e Downtown a livello nazionale. Come ogni settore, il mercato musicale ha bisogno di grandi aziende, ovviamente, come abbiamo già sottolineato, c'è semplicemente un punto in cui ‘grande è troppo grande’. In questo caso, UMG ha chiaramente superato il limite massimo anche prima di aggiungere Downtown. Questo accordo deve essere bloccato definitivamente". "Questo accordo ha implicazioni di vasta portata non solo per le etichette discografiche, ma anche per editori musicali, distributori e altri settori”, ha aggiunto Francesca Trainini, Presidente di Impala e Vicepresidente di PMI - Produttori Musicali Indipendenti: “E’ il tipo di comportamento di acquisizione che solleva immediatamente segnali d'allarme per qualsiasi autorità di regolamentazione. Esortiamo la Commissione Europea a condurre un'indagine approfondita e ad adottare misure decisive per impedire ulteriori concentrazioni che potrebbero danneggiare i consumatori, nonché la concorrenza, la diversità e l'innovazione nell'intero ecosistema musicale". - La Commissione Europea sarebbe pronta ad aprire un’indagine antitrust sull’acquisizione di Downtown da parte di Virgin Music Group, la divisione dedicata ai servizi di artisti ed etichette di Universal Music Group: a riferirlo è il Financial Times, secondo il quale l’istruttoria dovrebbe essere ufficializzata già entro la giornata di oggi, venerdì 25 aprile. L’operazione da 775 milioni di dollari era già stata contestata con veemenza da Impala, l’associazione che rappresenta le etichette indipendenti europee, che aveva invitato proprio la commissione UE a verificare che l’acquisizione non violasse le norme antitrust europee. Successivamente, anche i Paesi Bassi avevano chiesto alla Commissione di esaminare la mossa di Universal Music, che - proprio in Olanda - poco prima aveva acquisito (in modo molto discreto, e senza annunci ufficiali) l’etichetta indipendente 8Ball Music. Al momento, la Commissione Europea non ha voluto commentare l’indiscrezione.