Il Nameless Festival sta “cercando casa”. A dichiararlo, nel corso di un’intervista rilasciata a La Provincia di Lecco, è stato il fondatore e CEO della manifestazione, Alberto Fumagalli: Dobbiamo cercare una nuova casa. Se vogliamo che il Nameless sopravviva, non ci sono alternative. La manifestazione, negli anni diventata uno degli appuntamenti di riferimento per il panorama EDM e urban a livello nazionale e non solo, debuttò nel 2013 a Lecco, per poi trasferirsi, a partire dal 2015, a Barzio, in Valsassina, e stabilirsi a partire da quella che avrebbe dovuto essere l’edizione del 2020 (annullata, come la successiva, a causa dell’emergenza sanitaria da Sars-Cov-2) presso la Poncia, area verde compresa tra i comuni di Annone Brianza, Molteno e Bosisio Parini, sempre in provincia di Lecco. Dopo la prossima edizione (in programma tra i prossimi 31 maggio e 2 giugno), tuttavia, la manifestazione sarà costretta al trasloco. Come ha spiegato Fumagalli: Non abbiamo la possibilità di fare piani di sviluppo su più anni e questo rappresenta un ostacolo troppo grande. Ci costringe a concentrare energie e risorse ogni anno su mille piccoli problemi anziché sulla crescita vera e propria del festival (...) Non è questione di un sindaco o di un'amministrazione. È l'intero ecosistema locale a non garantire le condizioni necessarie. L’intenzione di Fumagalli sarebbe quella di restare legato al territorio, dove la manifestazione, lo scorso anno, ha generato una ricaduta economica pari a 13 milioni di euro.