Dell'apparente taglio drastico degli eventi musicali al SXSW vi avevamo già dato conto. Nel frattempo, però, continuano le novità annunciate, che apporteranno grandi cambiamenti alla formula di una delle music conference più longeve del mondo (è stata fondata ad Austin nel 1989, dove tuttora si tiene annualmente). La prima riguarda gli eventi-satellite, ovvero una serie di happening a marchio SXSW, ma al di fuori dei confini del Texas: dopo la versione australiana, SXSW Sidney, lanciata nel 2023, dal 2 al 7 giugno debutterà anche SXSW Londra: nelle intenzioni degli organizzatori pare che l'evento londinese sia destinato a diventare quello più incentrato sulla musica (ad Austin resterebbero in capo soprattutto il cinema e la tecnologia), a giudicare anche dal fatto che sono previsti più di 500 showcase in 5 giorni. Ma i cambi in corsa riguardano anche i vertici dell'organizzazione, non senza qualche polemica. A capo del nuovo board è stata eletta Jenny Connelly, che precedentemente ricopriva la carica di executive vice president of product and technology in PMC, una società che aveva acquisito larghe quote del festival un paio di anni fa. Sostituirà lo storico presidente Hugh Forrest, che lascia così la società in cui lavorava fin dalla sua fondazione, nel 1989: "Non è stata decisamente una mia scelta, ho messo tutto me stesso in quest'evento per oltre 35 anni e non vedevo l'ora di lavorare anche alle prossime edizioni" ha dichiarato. "Continuo a fare il tifo per il team di Austin: la città, la nazione e il mondo hanno bisogno dell'energia positiva del SXSW, ora più che mai".