Sesh è una delle startup che puntano a sbloccare il mercato dei superfans per gli artisti, e da poche settimane può contare su un round di finanziamento da 7 milioni di dollari che è stato guidato dalla società d’investimento Miura Global (vi hanno partecipato anche angel investor provenienti dai settori della musica e della tecnologia). La startup afferma di lavorare già con oltre 250 artisti che insieme totalizzano più di 750 milioni di ascoltatori mensili su Spotify. Il suo approccio alle community di superfans ruota attorno a una “Member Card” che gli artisti condividono tramite un link tracciabile. I fan la scaricano poi nel wallet del proprio telefono e ricevono notifiche push dirette dall’artista. Esiste anche un’app che offre “spazi gamificati” per le fanbase degli artisti, oltre a integrazioni con TikTok e Spotify. Ma il recente round da 7 milioni di dollari raccolto da Sesh è solo l’ultimo segnale della crescente attenzione verso il mercato dei superfans: quel 10–20% più attivo e coinvolto del pubblico musicale, capace di generare oltre il 70% della spesa complessiva in musica registrata, secondo Universal Music Group. Sesh – che nel linguaggio colloquiale britannico è una forma abbreviata e informale di “session” ma che in slang indica anche una sessione prolungata di bevute e divertimento - si inserisce in una corsa già affollata ma in pieno fermento. Accanto a essa, spiccano realtà come: Weverse (HYBE): la piattaforma che ha consolidato il modello coreano del fan-engagement, con oltre 150 milioni di download globali e 162 community di artisti. Offre contenuti esclusivi, live, merch e livelli di abbonamento a pagamento. Stationhead: basata su audio live, consente agli artisti di condurre “radio sociali” con i propri fan, monetizzando tramite ascolti e interazioni. È stata adottata da star come Nicki Minaj e BTS. Fave: startup americana che consente ai fan di guadagnare “badge” e status partecipando attivamente alla community, con logiche di gioco e riconoscimento. Tutte queste piattaforme — compresa Sesh — condividono un obiettivo comune: disintermediare il rapporto artista-fan, offrendo strumenti diretti per comunicare, coinvolgere e monetizzare al di fuori dei circuiti tradizionali (streaming, social network mainstream). Il segmento sembra destinato a crescere rapidamente, sospinto anche da colossi come Spotify, che ha annunciato il lancio imminente di superfan clubs, e Warner Music Group, che sta testando la propria app dedicata agli artisti e alle fanbase più fedele.