Manifest Financial, una nuova piattaforma di soluzioni finanziarie creata esclusivamente per i creator, ha annunciato qualche giorno fa il lancio della sua app mobile per il "business banking". Già disponibile su iOS e Android, Manifest Financial è pensata per risolvere le sfide finanziarie uniche della creator economy, di cui si stima un valore di mercato pari a mezzo trilione di dollari entro il 2027: parliamo di flussi di reddito frammentati, ritardi nei pagamenti e mancanza di servizi bancari adeguati da parte delle banche tradizionali. E gestire entrate provenienti da brand, merchandising, donazioni del pubblico e altre fonti resta una sfida su più piattaforme. Manifest Financial combina una profonda esperienza finanziaria con una reale comprensione delle esigenze dei creator. Fondata da Michael Cavallaro, con una lunga carriera in fintech, banking e media, e da Manny Alvarez, esperto fintech di rilievo nazionale ed ex Commissario per le banche della California, Manifest offre soluzioni pensate su misura in un ecosistema di strumenti pensati per le esigenze specifiche della creator economy: monitoraggio finanziario integrato: gestire pagamenti, spese e fatture in un’unica app, separando le finanze personali da quelle professionali supporto per la dichiarazione dei redditi: categorizzazione e tracciamento delle spese per semplificare la fiscalità depositi diretti rapidi: collegamento diretto alle piattaforme dei creator per ricevere pagamenti più velocemente trasferimenti peer-to-peer: invio e ricezione di denaro tra creator in modo veloce e sicuro strumenti di risparmio semplificati: funzioni come “arrotondamento” e “salva per le tasse” per costruire stabilità fatturazione e mance integrate: creazione e gestione di fatture professionali con pochi clic e possibilità di ricevere mance dal pubblico A margine, è recente anche l’annuncio di due partnership strategiche: una con hoo.be, il tool esclusivo su invito per i link-in-bio destinato a brand e creator, e una con Too Lost, importante distributore musicale. Attraverso la partnership con hoo.be – piattaforma usata da migliaia di creator, influencer e brand per semplificare la propria presenza digitale – Manifest integra le sue soluzioni finanziarie B2B direttamente nell’ecosistema hoo.be. In questo modo i creator ottengono depositi diretti rapidi e trasferimenti peer-to-peer più veloci, risolvendo nodi critici della gestione finanziaria. Manifest ha inoltre siglato un accordo con Too Lost, piattaforma di distribuzione musicale al servizio di oltre 250.000 artisti ed etichette indipendenti in tutto il mondo. L’obiettivo è portare chiarezza finanziaria all’interno del settore musicale, dove i flussi di denaro sono spesso imprevedibili e la collaborazione è costante. Questa integrazione permette agli artisti di tracciare entrate diversificate, automatizzare pagamenti e gestire tutto da un’unica piattaforma. Il music fintech è un settore in espansione, almeno per quanto riguarda il numero crescente di startup che stanno emergendo. In particolare, prima di Manifest Financial, aveva già fatto un po’ di rumore Belong, fondata da Nick Holmstén (ex dirigente Spotify), che adotta un approccio opposto ma complementare: mette al centro i fans. L’idea è creare per loro un ambiente digitale sicuro e curato dove possano supportare i propri artisti preferiti, con contenuti esclusivi, community e interazioni privilegiate. Non si tratta di banking in senso tradizionale, ma di un ecosistema che consente agli artisti di monetizzare relazioni profonde attraverso offerte mirate ai superfans. Qui, il denaro non viene gestito per “fare impresa”, ma per alimentare appartenenza e supporto. In sintesi, se Manifest si rivolge a chi genera valore e ha bisogno di strumenti professionali, Belong costruisce valore sul lato di chi lo sostiene. Entrambe nascono da una consapevolezza comune: il sistema bancario tradizionale è inadatto a gestire i flussi economici della nuova economia culturale digitale.