Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha licenziato Shira Perlmutter, avvocato e docente specializzata in diritto d’autore e a capo del Copyright Office, ente statale che registra le informazioni sulla titolarità della proprietà intellettuale nel paese. La notizia, confermata da più testate e da diversi esponenti politici, non è stata commentata dall’attuale amministrazione statunitense. "Il licenziamento da parte di Donald Trump di Shira Perlmutter, è un'audace e senza precedenti presa di potere, priva di fondamento legale”, ha commentato il deputato democratico Joe Morelle: “Non è certo un caso che (Trump, ndr) abbia agito meno di un giorno dopo che lei si era rifiutata di approvare gli sforzi di Elon Musk di estrarre tesori di opere protette da copyright per addestrare modelli di intelligenza artificiale”. Shira Perlmutter era stata nominata quattordicesima Register of Copyrights nell'ottobre 2020: in questo ruolo, Perlmutter ha fornito consulenza al Congresso e agli enti esecutivi in materia di politiche sul copyright e ha diretto l'applicazione di importanti disposizioni del Copyright Act statunitense. In questi giorni l’ufficio che dirigeva ha pubblicato un rapporto in cui esprimeva il suo parere (contrario) sull'uso di materiale protetto da copyright per l'addestramento di modelli di intelligenza artificiale generativa. “Il licenziamento di Shira, oltre a suscitare preoccupazioni sulla tenuta democratica delle istituzioni USA, è un messaggio che arriva alla community del copyright dagli oligarchi del tech che hanno occupato le stanze del potere trumpiano con l’obiettivo di saccheggiare il settore dei contenuti”, ha dichiarato Enzo Mazza, CEO di FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana.