Anche il colosso cinese dello streaming musicale Tencent Music ha pubblicato i suoi ultimi risultati finanziari. Dai dati della trimestrale riferita al Q1 2025, comunicati il 13 maggio, emerge che i ricavi dei suoi servizi musicali online sono cresciuti del 15,9% su base annua, raggiungendo i 5,8 miliardi di RMB (pari a circa 800 milioni di dollari agli attuali tassi di cambio). Questo include un incremento del 16,6% nei ricavi da abbonamenti, che hanno toccato quota 581 milioni di dollari. Gli utenti mensili attivi sulle piattaforme musicali di Tencent Music sono diminuiti del 4%, scendendo a 555 milioni nel primo trimestre, ma il numero di utenti paganti è cresciuto dell’8,3%, arrivando a 122,9 milioni. I dati finanziari hanno inoltre svelato alcuni nuovi accordi e cifre rilevanti per l’azienda. Tencent Music ha ricevuto una quota del 2% di Universal Music Group “attraverso una distribuzione in natura da parte di una nostra partecipata” e ha rinnovato il suo accordo pluriennale di licenza con Sony Music Entertainment. Tencent Music ha anche sottolineato una crescente domanda di musica internazionale da parte del suo pubblico: “Sebbene i generi cinesi restino la pietra angolare dello streaming musicale, stiamo osservando una popolarità crescente di brani in coreano, inglese e giapponese”, ha dichiarato la società in un comunicato. Il dato probabilmente più interessante è contenuto nei 4,22 miliardi di RMB (581 milioni di dollari) provenienti dagli abbonamenti allo streaming musicale, con un aumento del 16,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. La crescita dei ricavi da abbonamenti, infatti, è stata trainata sia dall’aumento dell’ARPPU (ricavo medio per utente pagante), sia dall’incremento dell’8,3% su base annua del numero di utenti paganti, saliti a 122,9 milioni. Secondo TME l’ARPPU è aumentato del 7,5% anno su anno, passando da 10,6 RMB a 11,4 RMB (1,57 dollari), grazie alla crescente popolarità del piano Super VIP (SVIP), che costa circa cinque volte di più rispetto a un abbonamento standard; un successo che arriva mentre circolano notizie secondo cui anche Spotify potrebbe lanciare, già quest’anno, un suo livello premium “Music Pro”, che potrebbe rappresentare una nuova importante fonte di ricavi per i titolari di diritti musicali. TME ha fornito alcune informazioni sulle caratteristiche che stanno maggiormente trainando le sottoscrizioni SVIP. Tra queste, la più rilevante è la qualità audio premium, che TME afferma essere utilizzata da circa il 50% degli abbonati SVIP.