La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di secondo grado emessa dalla Corte d’Appello di Milano nel settembre del 2023 riguardo la vertenza legale tra Sony Music e gli eredi di Lucio Battisti Grazia Letizia Veronese e Luca Battisti: il tribunale ha rigettato definitivamente l’istanza avanzata dalla major, ovvero un risarcimento pari a 7 milioni di euro per il mancato sfruttamento economico delle opere del catalogo dell’artista. “Gli eredi di Lucio Battisti erano stati accusati da Sony Music di aver revocato il mandato alla SIAE per l’utilizzazione on line delle opere musicali di Lucio Battisti (così impedendo a Sony Music di commercializzare le registrazioni fonografiche delle canzoni interpretate da Lucio Battisti sulle principali piattaforme digitali, Spotify su tutte) e di aver ostacolato l’utilizzazione delle opere musicali di Lucio Battisti a scopo di sincronizzazione (così impedendo a Sony Music di utilizzare le registrazioni fonografiche delle canzoni interpretate da Lucio Battisti in spot commerciali di noti marchi, Fiat e Barilla su tutti)”, ricostruisce, in una nota, lo Studio Legale Veneziano, che ha assistito gli eredi nel corso del procedimento: “La decisione della Corte di cassazione determina adesso il passaggio in giudicato del rigetto delle domande di risarcimento del danno di Sony Music nei confronti degli Eredi di Lucio Battisti; rigetto già pronunciato prima, rispettivamente, dalla Corte d’appello di Milano e dal Tribunale di Milano”. Secondo l’avvocato Simone Veneziano la sentenza, oltre che a “chiarire definitivamente che i contratti discografici stipulati da Lucio Battisti oltre cinquanta anni fa con i produttori fonografici danti causa di Sony Music non consentono, senza il consenso adesso degli Eredi di Lucio Battisti (o degli Editori musicali delle sue opere), né di utilizzare on line le registrazioni fonografiche che incorporano le interpretazioni a suo tempo eseguite da Lucio Battisti, né di utilizzare le medesime registrazioni fonografiche per la pubblicità di prodotti commerciali”, afferma la centralità del ruolo di autori ed editori nella concessione delle licenze per operazioni di sincronizzazione e l’assoluzione degli eredi dell’artista “di aver violato, in qualità di amministratori delle società Edizioni Musicali Acqua Azzurra S.r.l. e Aquilone S.r.l. gli obblighi di diligenza nei confronti di Sony Music”. Al Corriere della Sera si è detto "dispiaciuto" Mogol, storico collaboratore di Battisti. "Penso sarebbe dispiaciuto anche Lucio", ha dichiarato il paroliere: "Ormai sono molto avanti negli anni e da qualche tempo mi sono messo in testa che quando morirò lo troverò seduto su una seggiola, da qualche parte, con la chitarra in mano. Io lo abbraccerò e lui mi abbraccerà".