L’Exit Festival, una delle manifestazioni musicali più rilevanti nell’area balcanica nata 25 anni fa a Novi Sad, in Serbia, e nel tempo diventata tappa fissa per le grandi produzioni internazionali nell’Europa dell’est, ha annunciato di voler lasciare il proprio paese d’origine: in una nota ufficiale gli organizzatori hanno fatto sapere che la prossima edizione, prevista tra i prossimi 10 e 13 luglio presso la Fortezza di Petrovaradin, sulle sponde del Danubio, sarà l’ultima nella propria location storica. “Abbiamo portato al nostro Paese e alla nostra regione numerosi premi di festival europei, insieme a centinaia di milioni di euro di entrate turistiche e riconoscimenti internazionali che gli esperti di tutto il mondo considerano inestimabili”, si legge nel comunicato pubblicato sul sito ufficiale della manifestazione: “Tuttavia, da quando ci siamo schierati pubblicamente al fianco degli studenti serbi nella loro lotta per una società più libera e giusta, siamo stati sottoposti a immense pressioni finanziarie e politiche volte a privarci dei nostri diritti fondamentali alla libertà di pensiero e di espressione. Nonostante siamo completamente tagliati fuori dai finanziamenti pubblici a tutti i livelli di governo, e con alcuni sponsor costretti a ritirarsi sotto la pressione dello Stato, ci rifiutiamo di essere messi a tacere. Di conseguenza, l'edizione di quest'anno sarà l'ultima a svolgersi in una Serbia in cui la libertà di parola è sistematicamente repressa”. "Questa è la decisione più difficile nei nostri 25 anni di storia, ma crediamo che la libertà non abbia prezzo”, ha commentato Dušan Kovačević, fondatore e direttore della società che produce l’evento: “Con questo atto, difendiamo non solo EXIT, ma il diritto fondamentale alla libera espressione di tutti gli attori culturali del mondo. Li invitiamo a schierarsi al nostro fianco in questa lotta". “Anche se sappiamo di essere accolti a braccia aperte in tutto il mondo, dobbiamo al nostro pubblico un ultimo ballo alla Fortezza di Petrovaradin”, hanno concluso gli organizzatori: “Ecco perché tutto il nostro team è più determinato che mai a rendere l'edizione di quest'anno la più emozionante e indimenticabile di sempre. Se questa sarà davvero l'ultima volta alla Fortezza, che sia indimenticabile. Che sia la più forte di sempre: una festa ricordata non per la sua fine, ma per la sua unità. Per amore. Per libertà”. Nato nel 2000 in seno al movimento studentesco del capoluogo della Voivodina che lottava per democrazia ai tempi del tramonto politico di Slobodan Milošević, l’Exit Festival ha supportato le proteste seguite al crollo di una pensilina della stazione di Novi Sad, nel quale - il primo novembre 2024 - rimasero uccise sedici persone: le contestazioni al governo di Belgrado hanno portato, lo scorso aprile, alle dimissioni del Primo Ministro Miloš Vučević, al quale è succeduto Đuro Macut, anche lui in quota Srpska Napredna Stranka, partito di destra conservatrice del quale lo stesso Vučević è co-fondatore e attuale presidente.