Battere sul tempo non tanto Trump - che nei confronti di TikTok si è sempre dimostrato molto più che ben disposto - ma la legge americana, più precisamente il Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act: questo, secondo The Information, sarebbe il piano di Bytedance per continuare a operare con la sua piattaforma social negli Stati Uniti.

Stando a quanto riferito dalla testata con quartier generale a San Francisco la big tech cinese starebbe sviluppando una nuova versione della app di TikTok appositamente per il mercato USA da lanciare sul mercato locale il prossimo 5 settembre, ovvero una manciata di giorni prima rispetto all’<a href="https://musicbiz.rockol.it/news-752612/tiktok-trump-verso-la-terza-proroga-del-bando-dagli-usa">ultima scadenza prima dell’applicazione della “legge bando”</a>. Gli utenti americani del social verranno invitati a scaricare le nuova app, che - teoricamente, anche se al momento non è ancora chiaro come - dovrebbe essere conforme al Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act: la “vecchia” app - quella per la quale è stato chiesto lo scorporo dalla casa madre a favore di investitori locali - potrebbe restare attiva fino a marzo 2026, per poi essere “spenta” dalla stessa Bytedance.

Al momento la filiale americana di TikTok, interrogata al proposito da Reuters, non ha confermato o smentito l’indiscrezione.

I negoziati con la Cina in merito ai dazi commerciali nello scambio di merci tra i due paesi dovrebbero riprendere nelle prossime ore. Trump, a breve, dovrebbe annunciare i nomi dei nuovi potenziali acquirenti del social, che - stando a quanto riferito da Bloomberg - <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-752892/tiktok-quello-di-trump-sui-compratori-usa-e-un-bluff">dovrebbero essere gli stessi già noti da tempo</a>, ovvero i componenti di un consorzio formato da Oracle, Blackstone e Andreessen Horowitz, la cui offerta era stata congelata dalla crisi dei dazi tra Washington e Pechino.

Donald Trump

Bytedance

TikTok

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TikTok, una nuova app ‘americana’ per eludere il bando USA?

Industria

Secondo The Information il piano di Bytedance potrebbe essere attuato entro settembre

I marchi “Festival di Sanremo” e “Festival della Canzone Italiana” sono di proprietà del Comune di Sanremo: a stabilirlo è il Consiglio di Stato, con <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-752238/festival-di-sanremo-consiglio-stato-conferma-tar-avanti-con-gara">la sentenza dello scorso 29 maggio</a> della quale oggi sono state rese note le motivazioni. "Il Festival, quale manifestazione canora ben individuata, costituisce un evento del quale è titolare il Comune di Sanremo; che a tale evento sia stato associato nel tempo un programma televisivo il cui format è ideato da altri soggetti è circostanza che si pone su tutt’altro piano, che nulla ha a che vedere col marchio", si legge nella pronuncia con la quale il tribunale ha rigettato il ricorso di Rai e Rai Pubblicità relativo alla titolarità dei marchi.

Nel frattempo il servizio pubblico, <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-751987/sanremo-solo-la-rai-partecipa-al-bando-per-il-festival">unico ad aver presentato una proposta</a> - giudicata idonea dalla Commissione appositamente nominata dal municipio ligure - per l’organizzazione delle prossime tre edizioni dell’evento (con opzioni di rinnovo per ulteriori due edizioni), inizierà a partire da domani, mercoledì 9 luglio, le trattative con il sindaco di Sanremo Alessandro Mager e il suo staff per stabilire le condizioni definitive dell’accordo. Come riferito da RaiNews, gli aspetti economici della contratto - che prevedono di assegnare a Palazzo Bellevue 6 milioni e mezzo di euro e l’1% della raccolta pubblicitaria, per un totale di circa due milioni di euro un più a edizione rispetto alla passata convenzione - non dovrebbero essere messi in discussione: i colloqui dovrebbero incentrarsi sulle formule giuridiche per la bozza di convenzione, sulla logistica, e sulla sicurezza. Il Comune ha dimostrato ottimismo, lasciando trapelare di essere fiducioso in una soluzione rapida e amichevole dei negoziati.

Nessun cenno, per il momento, è stato fatto riguardo le richieste avanzate dei discografici, che da tempo hanno <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-752722/sanremo-2026-fimi-pronti-a-tirarci-indietro">espresso perplessità</a> riguardo sia al trattamento economico accordato dall’organizzazione alle aziende chiamate a intervenire al Festival sia alle criticità infrastrutturali proprie della città di Sanremo e del Teatro Ariston. Al proposito, l’ultimo ad esprimersi è stato l’AD della RAI Giampaolo Rossi, in occasione della <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-752818/festival-di-sanremo-via-da-sanremo-la-rai-pronta-a-fare-da-sola">presentazione dei nuovi palinsesti del servizio pubblico lo scorso 27 giugno</a>: “Sappiamo che la discografia nutre un malessere su alcuni limiti organizzativi che Sanremo presenta oggettivamente, e che sono appianati dal grande sforzo produttivo della Rai”, aveva detto Rossi.

Sanremo, il CdS assegna i marchi del Festival al Comune

Al via domani le trattative con il servizio pubblico per la prossima edizione della manifestazione

La piattaforma di streaming ROKK è specializzata in rock e metal ed è stata fondata dal batterista dei Kamelot, Alex Landenburg, e da&nbsp;Peter Moog, chitarrista dei Mentalist. Si è già distinta negli anni per aver garantito un equo compenso a tutti gli artisti che hanno scelto di caricare la loro musica all'interno del DSP. Ora annuncia un'altra misura a garanzia di tutela degli artisti: in questo caso, si tratta di nuove barriere&nbsp;all'ingresso di tracce prodotte con l'intelligenza artificiale generativa.

A partire da oggi, infatti, gli utenti avranno la possibilità di segnalare le tracce che ritengono essere state generate dall'AI. In seguito alla segnalazione, il brano verrà sottoposto all'esame di un team di dipendenti e collaboratori, che stabiliranno se effettivamente è così e in caso affermativo lo rimuoveranno dal catalogo. "Un conto è usare l'intelligenza artificiale come parte del proprio processo creativo: in fondo non è diverso da usare library midi, strumenti di editing o sintetizzatori" dice Landenburg. "Ma abbiamo voluto tracciare un confine: non va bene che l'AI venga usata per creare artisti e band del tutto artificiali, che vengono poi spacciati per umani. E' un inganno, e va contro tutto ciò in cui crediamo".

La piattaforma Rokk si mobilita contro l'intelligenza artificiale

Il DSP specializzato in rock e metal e ha implementato un nuovo sistema di controllo contro l'AI

Ufficialmente si tratta di una banale indagine avviata dall'autorità della concorrenza in Turchia: lo scopo è verificare se Spotify abbia violato la legge locale adottando pratiche che complichino la vita ai suoi competitor, o che in qualche modo possano aver boicottato gli artisti che hanno preferito un'altra piattaforma al DSP svedese. In pratica, però, ci sono parecchi dubbi sul perché sia nata l'esigenza di mettere l'azienda sotto inchiesta.

Il punto, in effetti, è che&nbsp;è stata annunciata in corrispondenza delle esternazioni&nbsp;del&nbsp;vice&nbsp;ministro della cultura e del turismo, Batuhan Mumcu, che ha attaccato Spotify sui social sostenendo che non ha rispetto per la sensibilità del paese: "Dà spazio a contenuti che prendono di mira i nostri valori nazionali e religiosi e insulta&nbsp;ciò in cui crediamo" recitava il suo tweet. "E insiste nel non voler prendere le necessarie misure, nonostante tutti gli avvertimenti che finora abbiamo fatto pervenire". Si è riferito in particolare a una playlist (creata da un utente) ritenuta infamante nei confronti di&nbsp;Emine Erdogan, moglie del presidente turco: la playlist in questione si intitola "Le canzoni che ascoltava Emine Erdogan quando le si è rotto il rubinetto d'oro" (a quanto pare il palazzo presidenziale ha tutta la rubinetteria placcata d'oro).

La serie di tweet si concludeva in maniera abbastanza inequivocabile: "Per queste ragioni, personalmente penso che dovrebbe essere aperto un procedimento giudiziario a&nbsp;carico della piattaforma,&nbsp;e mi rivolgo a tutte le istituzioni competenti perché agiscano in tal senso". Nel giro di qualche ora, è arrivato il procedimento dell'Antitrust. Nel mentre, Spotify ha risposto in maniera pacata: "Stiamo collaborando con l'indagine e cercheremo di comprenderne tutte le ragioni, cercando una risoluzione costruttiva, ma al momento non siamo in grado di commentare&nbsp;in quanto non abbiamo dettagli sullo scopo dell'inchiesta, né sul suo oggetto" recita il comunicato diffuso a margine.

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Spotify sotto indagine da parte dell'Antitrust turca

Il tempismo con cui le autorità di Ankara hanno avviato le pratiche, però, pare sospetto…

Come spesso capita, Apple Music ha stilato un'altra delle sue celebri classifiche: stavolta si tratta delle canzoni più ascoltate sulla piattaforma&nbsp;nel decennio 2015-2025, il primo da quando il DSP ha aperto i battenti. Prevedibilmente domina una delle hit pop&nbsp;più celebri degli ultimi anni: "Shape of You di Ed Sheeran, uscita nel 2017. Con dati trionfali: durante i primi 10 anni di Apple Music, il brano è stato al primo posto nella classifica&nbsp;Top Pop Songs&nbsp;di almeno un Paese per oltre 1.800 giorni,&nbsp;più di qualsiasi altra canzone. Sempre Sheeran, inoltre, è presente in classifica con ben 11 canzoni, più di chiunque altro. Per celebrare il traguardo, il cantautore ha incontrato Zane Lowe per un'intervista esclusiva in cui si racconta la genesi e l'impatto del brano: il contenuto è disponibile in esclusiva per gli abbonati.

Per i più curiosi delle statistiche, a completare la top 5 sono&nbsp;“Blinding Lights” di&nbsp;The Weeknd, “God’s Plan” di Drake e infine una doppietta di Post Malone alla n°4 e alla n°5, rispettivamente con&nbsp;“Sunflower (Spider-Man: Into the Spider-Verse)” feat. Swae Lee e&nbsp;“Rockstar” feat 21 Savage. Per trovare la prima donna in classifica bisogna attendere la n°10 con "Bad Guy".

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Apple Music, "Shape of You" è il brano più ascoltato del decennio

La canzone di Ed Sheeran guida le celebrazioni dei primi 10 anni della piattaforma di streaming

Il prossimo 22 novembre l'Hero Dome di Shanghai ospiterà il primo evento cinese targato Tomorrowland. Il festival belga sinonimo di musica EDM, infatti, darà vita per una sera a The Magic of Tomorrowland, "un'esperienza immersiva che ridefinirà il concetto di intrattenimento dal vivo", recita il comunicato stampa.

L'evento sarà caratterizzato da tutti gli elementi distintivi del Tomorrowland, così come gli ospiti e i dj esclusivi che di solito caratterizzano il festival,&nbsp;ma vedrà anche la partecipazione di moltissimi artisti cinesi della nuova ondata. Segna infatti l'inizio di una partnership tra l'agenzia One World Artists (legata a doppio filo al festival) e INS Land, un'importante&nbsp;talent agency cinese, con l'obbiettivo di far conoscere gli artisti locali anche nel resto del mondo. L'espansione asiatica del brand, inoltre, non finisce qui: sono già aperte le trattative per portare il Tomorrowland in Thailandia nel 2026.

Tomorrowland sbarca in Cina con un evento indoor

Si terrà a novembre a Shanghai e potrebbe essere l'inizio di un'espansione asiatica del festival

Oltre 200 tra dirigenti discografici di etichette indipendenti europee e figure apicali di associazioni di categoria hanno scritto una lettera aperta alla Commissione UE per esprimere la propria preoccupazione riguardo la proposta di acquisizione di Downtown Music avanzata da Virgin Music Group, la divisione dedicata ai servizi per artisti e label del gruppo Universal Music. Il documento, inviato all’attenzione della vicepresidente esecutiva della Commissione Teresa Ribera, torna a sollecitare l’antitrust di Bruxelles a valutare con attenzione l’operazione avviata dalla major americani, evidenziando come l’eventuale compimento dell’acquisizione possa “minacciare la concorrenza effettiva, l'innovazione e la crescita dell'industria musicale in Europa, consolidando ulteriormente il già significativo potere di mercato di UMG”.

Tra i firmatari della nota ci sono tutti e 12 i dirigenti delle etichette del Beggars Group / XL - tra le altre, 4AD, Everlasting Records, Matador, Popstock, Rough Trade e Young - e numeri uno delle entità controllate dal Secretly Group (Dead Oceans, Numero Group, Jagjaguwar, Ghostly, Secretly Canadian, Secretly Distribution e Merge), i CEO di altre realtà indipendenti come Domino, Epitaph, Hopeless, Sub Pop, e Playground, e i dirigenti di Blue Raincoat Music/Chrysalis Records, label controllate dalla società quotata Chrysalis Media, oltre che i vertici delle associazioni Worldwide Independent Network e Impala, che già da tempo stanno esprimendo le proprie perplessità riguardo l’acquisizione.

“Sebbene l'industria musicale dell'UE sia effettivamente in crescita, questa crescita è disomogenea e in ritardo rispetto ad altri mercati globali”, si legge nella lettera indirizzata a Ribera: “Allo stesso tempo, si stanno apportando modifiche alle modalità di ripartizione dei ricavi dallo streaming, su cui il settore indipendente non ha voce in capitolo. Una parità di condizioni è essenziale per sostenere un ecosistema musicale fiorente che apporti benefici all'economia, alla cultura e all'innovazione”.

“La proposta di acquisizione da parte di UMG rappresenta un serio rischio per questo equilibrio”, proseguono i discografici: “In tutta Europa, UMG controlla già oltre il 40% del mercato della musica registrata, quasi il doppio rispetto al secondo operatore più grande. Assorbendo le competenze di Downtown in materia di distribuzione, contabilità delle royalty e gestione dei diritti – servizi utilizzati da migliaia di aziende e artisti nel settore indipendente – UMG consoliderebbe ulteriormente il suo già significativo potere di mercato”.

“Una concentrazione di questa portata ridurrebbe la gamma di voci, stili e culture che raggiungono il pubblico”, spiega il documento: “Conferirebbe a UMG ulteriore potere di plasmare i servizi digitali, influenzare le soglie di monetizzazione e ottenere maggiori profitti, a scapito del settore indipendente. Ciò ridurrebbe la scelta per i consumatori, soffocherebbe la sperimentazione e minerebbe il ruolo dell'Europa come vivace incubatore di espressione musicale e artistica. I fan sentiranno meno novità. Gli artisti che lavorano al di fuori del mainstream commerciale faranno fatica a trovare slancio. E un'economia creativa un tempo fiorente inizierà a ristagnare”.

Quindi, concludono i firmatari, “esortiamo pertanto la Commissione europea ad avviare un'indagine approfondita di fase due per esaminare le conseguenze strutturali più profonde di questa transazione. L'acquisizione proposta rappresenta una chiara minaccia alla concorrenza effettiva, all'innovazione e alla crescita dell'industria musicale nell'UE e a livello globale”.

Acquisizione UMG / Downtown, indies europee in rivolta

Oltre 200 dirigenti di etichette indipendenti scrivono una lettera aperta alla Commissione Europea

Suno, azienda di spicco nello sviluppo di modelli di intelligenza artificiale generativa musicale, coinvolta con la concorrente Udio in una causa che la vede contrapposta alle major discografiche, ha nominato Paul Sinclair come Chief Music Officer.

A Sinclair, da oltre vent’anni nell’organico di Warner Music Group, dove a partire dal 2019 ha ricoperto la carica di General Manager &amp; Executive Vice President di Atlantic Records, uno dei brand più prestigiosi del gruppo, spetterà il compito - come riferito da Suno in una nota diffusa oggi, lunedì 7 luglio - di “guidare le modalità con le quali gli strumenti basati sull'AI vengono integrati nel processo di creazione dei brani”, in virtù della sua “reputazione come leader lungimirante nel contribuire a condurre i cambiamenti tecnologici che rimodellano il modo in cui la musica viene creata, condivisa e vissuta, sempre con l'obiettivo di approfondire il legame tra gli artisti e i loro fan".

"Avendo trascorso la mia carriera sul crinale tra musica, tecnologia e sviluppo artistico, questo prossimo viaggio unisce tutto questo in un modo nuovo e stimolante", ha spiegato Sinclair in un post sul proprio account personale LinkedIn, dove si è detto pronto a impegnarsi per la "costruzione di un ecosistema musicale sano, dove "l'intelligenza artificiale sarà uno dei tanti strumenti del processo creativo, che darà potere agli artisti, consentendo&nbsp;tanti&nbsp;di provare la gioia di creare canzoni": “La tecnologia di Suno è straordinaria, ma ciò che mi entusiasma di più è l'opportunità di contribuire a plasmare il modo in cui viene utilizzata, in modi che diano potere ad artisti, autori e produttori di ogni livello, espandano l'espressione creativa e gettando nuovi ponti tra musica e fan”.

"La prospettiva unica che [Sinclair, ndr] offre alla musica e alla tecnologia e il suo incredibile ottimismo sul futuro della musica saranno preziosi mentre ci imbarchiamo nel prossimo capitolo dell'avventura di Suno", ha spiegato in una nota interna ai dipendenti dell’azienda in co-fondatore e CEO di Suno Mikey Shulman.

Secondo Bloomberg Suno - <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-752793/suno-si-lancia-nel-mercato-pro-audio-con-acquisizione-di-wavtool">che con l’acquisizione di WavTool ha compiuto il proprio ingresso nel segmento pro audio</a> - insieme a Udio avrebbe avviato <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-752317/major-contro-suno-e-udio-sta-iniziando-il-disgelo">una trattativa con le multinazionali discografiche per la sigla di un accordo di licenza funzionale a un utilizzo fair dei repertori per i processi di training dei modelli generativi</a>: l’ingresso di Sinclair nell’organico della società potrebbe essere funzionale ad accelerare e agevolare il processo di “pacificazione” con le principali aziende operanti sui mercati globali della musica registrata.

Suno, Paul Sinclair (ex WMG) nominato Chief Music Officer

Per ‘contribuire alla costruzione di un ecosistema musicale sano’

<a href="https://musicbiz.rockol.it/news-751569/stai-innovando-la-musica-raccontacelo-speciale-startup-musicbiz">Come già annunciato a metà dello scorso mese di maggio</a>, Rockol MusicBiz - la sezione di Rockol dedicata all’industria musicale - ha avviato un focus sulle start-up musicali italiane. Nelle prossime settimane, con cadenza regolare, su queste pagine presenteremo i profili delle nuove aziende che stanno cercando di innovare l’industria di settore combinando tecnologia a sensibilità artistica e creativa. Protagonista della puntata di oggi è…

Nome del progetto/startup: CORRD 
Anno di fondazione: 2024 
Sede operativa: Firenze, Italia 
Nome e ruolo dei fondatori: Michelangelo Guarise – CEO e Founder

Descrizione sintetica dell’attività:

CORRD è una nuova app per la scoperta musicale, nata da Volumio, realtà premiata a livello internazionale per i suoi prodotti hi-fi e software audio. CORRD si rivolge a un pubblico più ampio: gli ascoltatori “music-curious” che sentono il bisogno di scoprire nuova musica in modo semplice, personalizzato e coinvolgente. 
Attraverso un sistema intelligente e integrato con servizi di streaming come Spotify, Tidal e Qobuz, CORRD genera "music flows" personalizzati che si adattano in tempo reale a umore, contesto e preferenze. A differenza degli algoritmi chiusi delle piattaforme attuali, CORRD offre controllo totale all’utente, trasformando il suggerimento musicale in un’esperienza interattiva e sorprendente.

Che problema risolvete, per chi e come?

Oggi molti utenti si sentono intrappolati in algoritmi che propongono sempre la stessa musica. CORRD risolve questo problema per chi ama scoprire nuovi artisti e suoni ma non ha tempo o strumenti per farlo in modo efficace. 
L’app collega i servizi streaming già in uso e genera playlist dinamiche (“flows”) che uniscono novità e personalizzazione. L’utente può anche regolare in tempo reale il funzionamento dell’algoritmo, decidendo quanto vuole uscire dalla propria comfort zone. È un approccio più umano, trasparente e attivo alla scoperta musicale. 
Inoltre, CORRD è importante per il mondo della musica perché permette di disintermediare il rapporto tra gli utenti e i servizi di streaming, restituendo centralità all’ascoltatore, e perché dà visibilità ad artisti underground spesso ignorati dagli algoritmi tradizionali.

In cosa consiste l’innovazione?

CORRD unisce due elementi chiave raramente presenti insieme: immediatezza e controllo algoritmico. 
L’utente non solo riceve una playlist cucita su misura in un solo tocco, ma può anche “dialogare” con l’algoritmo per modificarne il comportamento. Inoltre, CORRD integra più servizi di streaming in un’unica interfaccia, superando la frammentazione attuale del mercato. 
E’ una piattaforma di personalizzazione attiva e aggregazione, pensata per gli ascoltatori moderni.

Stato attuale:

La versione 1.0 è già stata lanciata su iOS e Android. Attualmente è in fase di crescita organica e validazione con primi 500 utenti.

Partnership o investitori:

CORRD è finanziato inizialmente da Volumio Srl. 
Partnership B2B in esplorazione nel settore hospitality per applicazione della tecnologia a contesti retail e ambienti pubblici.

Link utili:

Sito: https://corrd.fm 
Download: https://corrd.fm/download-app 
Instagram: https://instagram.com/corrd.fm 
Press &amp; media: https://drive.google.com/drive/folders/1bOST8Zdfu5YDl7O-pbAdTyA0ry0GIcTg?hl=it 
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Rockol MusicBiz resta aperto&nbsp;alle segnalazione di startup musicali: è possibile inviare le proposte a musicbiz@rockol.it seguendo il modello indicato in <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-751569/stai-innovando-la-musica-raccontacelo-speciale-startup-musicbiz">questo articolo</a>.

Startup musicali, il focus: CORRD

Una panoramica sulle realtà innovative italiane: oggi parliamo di…

Nelle primissime ore della scorsa domenica, 6 luglio, è stata aggiornata la classifica dei concerti singoli a pagamento a maggior affluenza di sempre: a spodestare dalla vetta Vasco Rossi, che fino al passato weekend dominava la chart con lo show - “Modena Park” - del primo luglio al Parco Enzo Ferrari di Modena, al quale intervennero 225.173 spettatori paganti, è stato l’artista croato Marko Perković Thompson, con un concerto evento iniziato nella prima serata di sabato 5 luglio all’Ippodromo di Zagabria.

Secondo informazione ottenute da fonti ufficiali da Jutarnji list, uno dei principali quotidiani croati, il numero degli spettatori si sarebbe attestato intorno alle 450mila unità. Prima della conclusione del concerto il manager di Perković, Zdravko Barišić, ha quantificato in 504mila gli spettatori presenti alla serata.

Per la gestione dell’evento le autorità locali hanno mobilitato oltre 6500 agenti di polizia, ai quali si sono aggiunte 5000 tra stewart e addetti alla sicurezza e 70 vigili del fuoco. Sempre secondo Jutarnji list nel corso della serata 44 persone sono state tratte in stato di fermo - la maggior parte delle quali per violazioni connesse all’uso di materiale pirotecnico, portato nell’area del concerto a causa della mancanza di controlli ai varchi di ingresso a partire dalle ore 20, come riferisce un’altra testata locale, 24sata - e 64 persone hanno fatto ricorso alle cure della Croce Rossa.

“Vorremmo esprimere la nostra profonda gratitudine a tutti coloro che, con la loro presenza, il loro impegno e il loro comportamento responsabile, hanno contribuito a far sì che questo evento si svolgesse magnificamente, in sicurezza e con dignità”, ha fatto sapere, per mezzo di una nota ufficiale diffusa dopo la conclusione dell’evento, il team di Perković: “Il vostro comportamento e il rispetto reciproco hanno mostrato la forza dell'unione e dell'amore per la musica nel modo più bello possibile. Vogliamo anche ringraziare tutti i servizi che hanno partecipato all'organizzazione e alla realizzazione di questo evento impegnativo: polizia, ambulanza, vigili del fuoco, servizi di sicurezza e tecnici e volontari. La vostra professionalità, dedizione e prontezza hanno permesso che tutto si svolgesse senza intoppi”.

Oltre che dalla Croazia - la cui popolazione complessiva è di 3,86 milioni di persone - il pubblico è confluito su Zagabria anche dalle vicine Slovenia e Bosnia-Erzegovina, oltre che da Austria e Germania.

58 anni, nato nel piccolo comune di Ružić, nella Zagora dalmata, Perković - il cui soprannome Thompson è stato preso in prestito dall’arma d’assalto utilizzata durante le guerre jugoslave, alle&nbsp;quali&nbsp;l’artista ha preso parte come militare della Guardia Nazionale Croata - è noto per le sue posizioni controverse vicine ai movimenti ultranazionalisti di estrema destra (nelle foto qui sotto, postate dal suo stesso team sull'account Facebook ufficiale, l'allestimento dell'area che ha ospitato l'eveno).&nbsp;

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Live, il record di Marko Perković Thompson a Zagabria

All’evento (a pagamento) del cantante tra le 450mila e il mezzo milione di persone

Il 2025, almeno per il momento, è senza dubbio l’anno di Olly. L’artista vincitore dell’ultima edizione del Festival di Sanremo è risultato primo nelle classifiche comunicate da FIMI - Gfk per il mercato italiano riferite al primo semestre di quest’anno.

Nella album chart (che conteggia le vendite fisiche, i download, e - secondo gli appositi tassi di conversione - gli stream effettuati sia tramite abbonamenti a pagamento che free) “Tutta la vita” è risultato il lavoro più ascoltato, seguito da “Santana Money Gang” di Sfera Ebbasta &amp; Shiva e da “Debí tirar más fotos” di Bad Bunny (unico straniero nelle prime dieci posizioni). A completare la top ten sono “Dio lo sa - Atto II” di Geolier, “E’ finita la pace” di Marracash, “Tropico del Capricorno” di Guè, “Locura” di Lazza, “La bellavita” di Artie 5ive, “Hello World” dei Pinguini Tattici Nucleari e “Tutti i nomi del diavolo” di Kid Yugi.

Discograficamente parlando, la top ten dei singoli più venduti nel primo semestre è dominata da Universal Music, che piazza quattro artisti del proprio roster nella classifica (Marracash, Guè, Lazza - tutti accasati presso Island Records - e Kid Yugi, legato ad EMI), seguita a pari merito - con due artisti a testa - da Sony Music (con Olly e Pinguini Tattici Nucleari) e Waner Music (con Geolier e Artie 5ive). Due le posizioni occupate da indipendenti (Sfera Ebbasta e Shiva, usciti con Cupido / Milano Ovest ma distribuiti da Universal Music, e Bad Bunny, sotto contratto con Rimas ma distribuito da The Orchard, società di servizi controllata da Sony Music).&nbsp;

La classifica dei singoli vede sempre Olly al primo posto con “Balorda nostalgia”, seguito da “La cura per me” di Giorgia, "Incoscienti giovani” di Achille Lauro, “Battito” di Fedez, “Cuoricini” dei Coma_Cose, “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi, “Ora che non ho più te” di Cesare Cremonini, “Per due come noi” di Olly, Angelina Mango e JVLI, “Filo rosso” di Alfa e “DTMF” di Bad Bunny (come nella Album Chart, unico non italiano nella top ten). La Single Chart italiana della prima metà dell’anno è decisamente sanremese, con le prime sei posizioni interamente occupate - se non nell’ordine di gradimento registrato lo scorso febbraio al Teatro Ariston, eccezion fatta per la capolista - da brani presentati in occasione dell’ultima edizione del Festival della Canzone Italiana. Tuttavia, <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-745667/album-e-singoli-piu-venduti-italia-meta-2024-primi-tony-effe-mamhood">lo scorso anno il Festival aveva inciso ancora più profondamente sulla top ten dei singoli del primo semestre</a>, con sette brani su dieci presentati in gara al concorso canoro.

Dal punto di vista delle etichette, nella chart dei singoli, Sony Music - con tre artisti del proprio roster a presidiare altrettante posizioni della top ten (Olly, presente al primo e all’ottavo posto, e Giorgia) - si aggiudica la quota di mercato maggiore, seguita da Warner Music (presente con Achille Lauro e Fedez) e Universal Music (presente con il solo Cesare Cremonini). La quota indipendente è rappresentata da Coma_Cose (Asian Fake, distribuiti Warner Music), Lucio Corsi (Sugar, distribuito Universal Music), Alfa (pubblicato e distribuito da Artist First) e Bad Bunny (uscito per Rimas ma distribuito The Orchard).

Sul fronte dei supporti fisici, ad aggiudicarsi la vetta è “Santana Money Gang” di Sfera Ebbasta e Shiva, seguito da “Ranch” di Salmo ed “E’ finita la pace” di Marracash.

Riguardo alle analisi della fruizione da parte del pubblico, nel primo semestre 2025 lo streaming ha fatto segnare una crescita del +7,1% su base annua: particolarmente brillante è stato l’aumento dei volumi del segmento premium (+15% su base annua), che ha sfiorato la cifra record di 50 miliardi di stream (free + premium) totalizzati. In linea con il dato annuale del 2024, è molto lieve invece la flessione del fisico, che segna -2% ma che vede crescere il segmento del vinile del 10%.

Tra gli scorsi mesi di gennaio e giugno FIMI ha assegnato 223 certificazioni tra oro, platino e multiplatino, le tra quali 174 ad album, 2 a compilation e 47 a singoli: quest’ultimo dato riflette il raddoppiamento delle soglie per la Single Chart avviato a inizio anno, da considerare - precisa la stessa FIMI - “un adeguamento dei parametri di rilevazione al costante mutamento del mercato”.

Olly

Classifiche Italia, primo semestre 2025: Olly in testa

L’artista genovese domina le chart di album e singoli. Record di volume per gli stream

Ticketmaster, società operativa in oltre 35 paesi del mondo (e anche in molte nazioni del Sudamerica, come&nbsp;Brasile, Argentina, Messico e Perù),&nbsp;è ora ufficialmente attiva anche in Colombia. La sua piattaforma andrà a inglobare e sostituire un precedente servizio, Etickets, già presente sul territorio.

L'espansione in America Latina è una priorità per la società di ticketing, che guarda con grande interesse al mercato del live colombiano, che negli ultimi 15 anni è cresciuto più rapidamente degli altri grazie al boom di generi come reggaeton e neo-perreo. Nel 2024 gli incassi dei concerti hanno registrato un +10,6% YoY, e addirittura un +133% se si considerano gli ultimi 10 anni. "Stiamo investendo su infrastrutture, innovazione e talenti locali in modo da poter offrire la migliore esperienza possibile ai fan, alle venue e ai promoter" ha dichiarato Adam Newsom, executive vice president per il Sudamerica.

Ticketmaster sbarca in Colombia

Il paese è ormai da qualche anno uno dei principali mercati musicali del Sudamerica

La pensione non è tra i piani di Merck Mercuriadis, il fondatore di Hipgnosis Song Fund che dopo l’implosione della sua creatura - prima <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-744365/acquisizione-di-hipgnosis-concord-si-arrende-a-blackstone">acquisita da Blackrock</a> dopo <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-740234/hipgnosis-sfuma-operazione-vendita-cataloghi-rivalutazione-in-borsa">il flop del tentativo di rivalutazione in borsa</a>, poi <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-750633/hipgnosis-cambia-nome-arriva-recognition">ribattezzata Recognition Music Group</a> e ora <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-752918/il-ft-nel-mirino-di-wmg-il-catalogo-dei-red-hot-chili-peppers">possibile preda di altri grandi investitori</a> - sembrava uscito di scena. Secondo quanto riferito dal Financial Times l’imprenditore canadese “inventore” del marketing dei cataloghi musicali sarebbe pronto a tornare in pista con un nuovo fondo di investimento, che avrebbe già ottenuto impegni per “centinaia di milioni di dollari” da un manipolo di partner di altissimo profilo.

La nuova azienda di Mercuriadis - che dovrebbe essere battezzata, come quella precedente, Hipgnosis - è stata concepita per rivolgersi alle società di management e di gestione di cataloghi: la nuova entità - sempre secondo il report del FT - sarebbe progettata per operare in partnership con società terze garantendo ad artisti e manager quote di proprietà dei cataloghi in gestione.

“Metterò insieme cinque o sei agenzie davvero importanti, tutte con artisti e manager superstar al loro fianco”, ha spiegato alla testata finanziaria Mercuriadis: “Si tratta semplicemente di far sì che siano loro ad avere il controllo [dei cataloghi, ndr] e a guadagnare la maggior parte dei soldi [invece che le etichette, ndr]”.

Oltre all’attività in tandem con le agenzie di management, Mercuriadis ha spiegato di non avere intenzione di abbandonare del tutto il marketing dei cataloghi musicali, investendo in repertori di grado di garantire ricavi “molto affidabili e a basso rischio”. E non solo.

“Uno dei miei obiettivi è riacquistare il catalogo [di Hipgnosis Song Fund, ora nelle mani di Blackstone attraverso Recognition, che include oltre 40mila brani di, tra gli altri, Leonard Cohen, Justin Timberlake, Justin Bieber, Nelly Furtado e Kenny Chesney, ndr]”, ha spiegato Mercuriadis: “A Blackstone sono molto intelligenti. Stanno ottenendo un ottimo ritorno sull'investimento dal catalogo che ho creato. Quindi dovrò pagarlo come si deve”.

Cataloghi musicali, Merck Mercuriadis pronto al ritorno

Per il Financial Times il già fondatore di Hipgnosis prossimo al lancio di un nuovo fondo

Nella Classifica UK album della settimana dal 4 luglio 2025 al 10 luglio 2025&nbsp;il primo posto è occupato da VIRGIN di LORDE, che debutta direttamente in vetta alla chart. In seconda posizione si attesta un'altra new entry, TRACKS II - THE LOST ALBUMS di BRUCE SPRINGSTEEN, che precede&nbsp;SHORT N' SWEET di SABRINA CARPENTER in risalita dalla quinta alla terza posizione.

Oltre a quelle già citate, tra le nuove entrate nelle prime dieci posizioni della classifica si segnalano:

<ul>
	<li>ULTIMATE HITS di ROD STEWART debutta in quinta posizione</li>
</ul>

Nella Classifica UK singoli della settimana dal 4 luglio 2025 al 10 luglio 2025&nbsp;al vertice si piazza&nbsp;LEWIS CAPALDI con&nbsp;SURVIVE, che debutta direttamente in prima posizione. In seconda posizione rimane stabile il singolo DIOR di MK FT CHRYSTAL, mentre in terza posizione scende (dalla vetta)&nbsp;MANCHILD di SABRINA CARPENTER.

Oltre a quella già citata, non si segnalano altre new entry nelle prime dieci posizioni.

<a href="https://www.rockol.it/classifica-fimi-billboard-uk-radio-dischi-piu-venduti?preview=a608820c8b02f821fd24a9f57f9db081#Classifichee%20polemiche&amp;refresh_ce">Classifiche: speciale e aggiornamenti continui qui</a>.

Lorde

Classifiche UK, novità 4 luglio: Lorde debutta al vertice

'Virgin' è l'album più ascoltato della settimana

Nella classifica Top Album FIMI/ GfK Top of the Music sponsored by SCF relativa alla settimana dal 27 giugno 2025 al 3 luglio 2025, si registra un cambiamento significativo nelle prime posizioni. In testa si afferma TONY BOY con l'album UFORIA, che debutta direttamente al vertice. Scende quindi dalla prima alla seconda posizione FABRI FIBRA con MENTRE LOS ANGELES BRUCIA, mentre in terza posizione compie il suo ingresso in classifica&nbsp;DJ SHOCCA con 60 HZ II.

Non si segnalano altre nuove entrate nelle prime dieci posizioni.

Nella classifica Top Singoli FIMI/ GfK Top of the Music sponsored by SCF relativa alla settimana dal 27 giugno 2025 al 3 luglio 2025, non si registrano cambiamenti sul podio. In prima posizione rimane stabile il brano "DÉSOLÉE" di ANNA, mentre in seconda posizione si conferma "A ME MI PIACE" di ALFA &amp; MANU CHAO. In terza posizione, come sette giorni fa, si attesta&nbsp;"LA PLENA" di W SOUND, BEÉLE &amp; OVY ON THE DRUMS.

Tra le nuove entrate nelle prime dieci posizioni si segnala:

<ul>
	<li>"YAKUZA" di ELODIE, SFERA EBBASTA &amp; RVSSIAN, che debutta in quarta posizione.</li>
</ul>

<a href="https://www.rockol.it/classifica-fimi-billboard-uk-radio-dischi-piu-venduti?preview=a608820c8b02f821fd24a9f57f9db081#Classifichee%20polemiche&amp;refresh_ce">Classifiche: speciale e aggiornamenti continui qui</a>.

Tony Boy

Classifiche, novità 3 luglio: Tony Boy debutta in testa

'Uforia' è l'album più ascoltato della settimana

Clarissa Annunziata è entrata nell’organico di Warner Music Italy come Streaming Account Manager.

Laureata all’Università Cattolica di Milano in Economia e Gestione Aziendale, con Master - sempre all’Università Cattolica - in Comunicazione Musicale, Annunziata ha debuttato professionalmente come Revisore Editoriale presso Springer Publishing Company: entrata nel 2020 a Rockol prima come Project Owner e poi come Project Developer, nel 2021 è passata a The Orchard, società di servizi per artisti ed etichette controllata da Sony Music, dove ha ricoperta - a partire dal febbraio del 2022 - il ruolo di Marketing Coordinator.

Warner Music Italy, entra Clarissa Annunziata

Come Streaming Account Manager, in arrivo da The Orchard

I frequentatori dei concerti con una disabilità motoria&nbsp;sanno bene che le venue e gli eventi, anche quando garantiscono accessibilità, sono ancora ben lontani dal garantire loro di poter godere appieno del concerto. Lo stesso vale per i lavoratori dello spettacolo diversamente abili. Per questo motivo nasce la richiesta di una legge Live for All,&nbsp;presentata al Senato in un evento&nbsp;promosso dal senatore Ivan Scalfarotto e organizzato dal&nbsp;Comitato per i concerti accessibili&nbsp;e dall’Associazione di categoria&nbsp;Al.Di.Qua.Artists&nbsp;- Alternative Disability Quality Artists.

Il manifesto Live for All era già stato sottoscritto da quasi 30.000 persone con una petizione lanciata su Change.org, e chiede una&nbsp;ripresa urgente dell’esame della proposta di legge n. 1536&nbsp;in materia di partecipazione agli spettacoli dal vivo delle persone con disabilità. Una proposta di legge è già stata presentata&nbsp;in Commissione Cultura alla Camera, ma è al momento ferma da mesi.&nbsp;

"Da anni desideravo fare qualcosa per migliorare l’esperienza dei concerti dal vivo per le persone con disabilità" dice l'onorevole&nbsp;Lisa Noja, tra lepromotrici&nbsp;dell'iniziativa. "Mi ricordo ancora, quando ero ragazza, la frustrazione, il senso di solitudine e di profonda tristezza che provavo quando volevo assistere al live di una band che amavo: la prenotazione dei biglietti complessa e a numero chiuso, il sollievo di essere stata accettata per poi ritrovarmi in spazi recintati lontani dal palco, senza poter stare con il resto dei miei amici… Senza poter fruire pienamente della gioia collettiva di un concerto. Così, lo scorso anno ho fortemente voluto scrivere insieme ad altri attivisti Live for All, un manifesto che è diventato un movimento collettivo che riunisce professionisti dello spettacolo, associazioni, politici, rappresentanti di categoria e tantissime persone che vogliono un accesso equo e&nbsp;alla pari agli eventi dal vivo per tutti coloro che hanno una disabilità". 

"Ora siamo qui a Palazzo Madama perché è tempo di passare all’azione" prosegue Noja.&nbsp;"Serve una legge che raccolga le istanze del Manifesto. In Parlamento c’è una proposta, la n. 1536, che langue da mesi alla Camera e che oggi chiediamo riprenda con urgenza il suo iter in Commissione Cultura, con l’approvazione del approvando pacchetto di emendamenti fondamentali a cui abbiamo lavorato, per poi diventare finalmente una legge dello Stato. Non vogliamo concessioni, ma il riconoscimento di un diritto alla fruizione della cultura e degli spettacoli alla pari, in quanto cittadini. Alle nostre voci si è unita anche l’associazione di categoria Al.Di.Qua.Artists - Alternative Disability Quality Artists - con la quale chiediamo ufficialmente al mondo della politica di garantire e promuovere concretamente anche le pari opportunità e tutti i diritti, troppo spesso negati, dei lavoratori dello spettacolo con disabilità".

&nbsp;

Live for All: una legge per concerti accessibili a tutti

Presentata al Senato la proposta del Comitato per i concerti accessibili e di Al.Di.Qua.Artists

Per conoscere le ultime novità musicali della settimana, questo articolo ti fornirà l'elenco completo e sempre aggiornato delle nuove canzoni uscite venerdì. Ogni settimana, artisti e band pubblicano nuovi brani, album o EP su tutte le piattaforme digitali. Se vuoi rimanere al passo con le ultime uscite, non perderti <a href="https://www.rockol.it/singoli">l'elenco sempre aggiornato con tutte le novità musicali</a>. Questa settimana parliamo di David Guetta, Welo, Still Charles, Ilan e Rondine.

<h2>Together - David Guetta</h2>

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David Guetta&nbsp;pubblica oggi il suo nuovo singolo per l'estate 2025, in collaborazione con Hypaton, che campiona il successo mondiale “Total eclipse of a heart”, la celebre power ballad pubblicata da Bonnie Tyler nel 1983, un brano epico, drammatico e intensamente emotivo, che parla di amore, perdita e desiderio, che ha ricantato per l’occasione. Il brano si intitola "Together” ed è stato presentato un paio di settimane fa da David e Hypaton allo stadio di Marsiglia davanti a 65mila persone.&nbsp;

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/together-david-guetta-feat-hypaton-bonnie-tyler-ctid-214588728">Leggi il testo di "Together" </a>

David Guetta nasce a Parigi nel 1967 in una famiglia di origini ebree; è un DJ/producer house sulle scene dall’eta di 17 anni: il debutto “formale” è nel 2002 con JUST A LITTLE MORE LOVE, anche se il sucesso vero arriva nel 2005 con “The world is mine”, canzone basata su un campionamento dei Simple Minds. 
Nel 2009 pubblica il suo quarto album ONE LOVE, che anche il titolo del singolo che diventa uno tormentoni dell’estate nuovo album. Dopo aver ricevuto cinque nomination ai Grammy per... 
<a href="https://www.rockol.it/artista/david-guetta/biografia">Leggi la biografia completa </a>

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<h2>Vieni nel Salento - Welo - Universal</h2>

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Il 4 luglio Welo pubblica&nbsp;il suo nuovo singolo intitolato "Vieni nel Salento", in collaborazione con i Sud Sound System. La produzione musicale è a cura di Nathys.

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/vieni-nel-salento-welo-feat-sud-sound-system-ctid-214588259">Leggi il testo di "Vieni nel Salento" </a>

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<h2>Uruguay - Still Charles - Universal</h2>

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Still Charles presenta il suo nuovo EP intitolato "Ancoracarlo", disponibile dal 4 luglio 2025 per l'etichetta Universal Music Italia/EMI Records. L'EP è composto da sei tracce, tra cui il singolo "Uruguay", che è in rotazione radiofonica.&nbsp;

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/uruguay-still-charles-ctid-214589510">Leggi il testo di "Uruguay" </a>

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<h2>L'amore di Giuda - Ilan - Universal</h2>

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Il 4 luglio Ilan pubblica il nuovo singolo "L'amore di Giuda", in collaborazione con Vybes. Il brano è disponibile su tutte le principali piattaforme digitali ed è distribuito da Island Records / Universal Music Italia. Questa uscita segue la partecipazione di Ilan al programma "Amici".&nbsp;La produzione del nuovo singolo è affidata a Rabbo Scogna.

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/l-amore-di-giuda-ilan-feat-vybes-ctid-213688555">Leggi il testo di "L'amore di Giuda" </a>

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<h2>Vivi più che mai - Rondine - Sony</h2>

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Rondine pubblica il nuovo singolo “Vivi più che mai”, in radio e in formato digitale a partire da venerdì 4 luglio.

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/vivi-piu-che-mai-rondine-ctid-214588674">Leggi il testo di "Vivi più che mai" </a>

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<h2>Vuoi promuovere su Rockol il tuo singolo in uscita?</h2>

Scrivici all’indirizzo singoli@rockol.it, ti daremo tutti i dettagli utili per comunicare e promuovere al meglio la tua nuova produzione!

Nuova musica uscita in Italia settimana del 2022-02-06

Questa settimana nuovi singoli per David Guetta, Welo, Still Charles, Ilan e Rondine

Nuovi singoli, le uscite del 4 luglio

Sony Music France e Sony Music Publishing France hanno annunciato l'acquisizione di Lusafrica e Africa Nostra, rispettivamente etichetta e società di edizioni dedicate alla promozione di artisti di lingua portoghese e africani in tutto il mondo.

Fondata nel 1988 da José Da Silva, Lusafrica è nota per essere stata l’etichetta di Cesária Évora, la più popolare tra le artiste lusofone africane. Nel 2000 è stata fondata società di edizioni Africa Nostra, che ha sviluppato un catalogo editoriale che copre quasi i tre quarti del repertorio di Lusafrica. Con un catalogo composto da oltre 4.000 titoli (che, tra le altre cose, comprende l’intero repertorio di Évora) Lusafrica e Africa Nostra - spiega Sony Music - “occupano una posizione centrale nella diffusione della musica lusofona e africana in tutto il mondo”.

“Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Lusafrica nella nostra famiglia Sony Music", ha dichiarato Marie-Anne Robert, CEO di Sony Music France: "Ci impegniamo a preservare e sviluppare l'eredità costruita da Lusafrica, creando ponti tra mercati e generazioni, a beneficio di artisti e fan. La nostra esperienza nello sviluppo del pubblico internazionale permetterà agli ascoltatori di tutto il mondo di scoprire o riscoprire questo catalogo di world music essenziale. Continueremo a onorare la visione di José Da Silva e a sostenere gli artisti nel raggiungere nuove vette”.

“Quasi 40 anni dopo la creazione di Lusafrica, ho deciso di cedere la nostra etichetta a Sony Music France, un partner di lunga data con cui condividiamo una solida storia”, ha aggiunto Da Silva: “Non è stata una scelta facile, ma ovvia. Col tempo, ho sentito di non avere più l'energia per supportare Lusafrica come avrei voluto. Tuttavia, sono convinto che sia stata la decisione migliore: Sony Music France e Sony Music Publishing hanno le risorse e il know-how per continuare questa avventura e, soprattutto, conoscono il nostro catalogo e la nostra identità musicale grazie a oltre 20 anni di collaborazione. Dalla sua fondazione nel 1988, Lusafrica ha svolto un ruolo chiave nella diffusione della musica africana, latina e portoghese nel mondo, non da ultimo attraverso l'incredibile carriera di Cesária Évora. Il passaggio di consegne di oggi segna la fine di un ciclo, ma anche la continuità di un patrimonio musicale che mi sta a cuore”.

“Siamo estremamente entusiasti di lavorare con il repertorio di Africa Nostra”, ha concluso il CEO di di Sony Music Publishing France Antoine Dathanat: “Il suo catalogo editoriale è ricco e diversificato, con titoli iconici di portata internazionale. Queste opere hanno un enorme potenziale per cover e reinterpretazioni, soprattutto tra le giovani generazioni. Integrando Africa Nostra, rafforziamo la nostra capacità di offrire questi tesori musicali a un pubblico internazionale desideroso di scoprire o riscoprire classici senza tempo”.

Sony Music France acquisisce Lusafrica e Africa Nostra

Alla filiale francese della major la label e la società di edizioni leader sul mercato lusofono

Nel 2024 le persone che hanno visitato il regno unito per partecipare a concerti, festival o altri eventi musicali hanno speso sul territorio la cifra record di 10 miliardi di sterline: lo riporta un nuovo report intitolato "Hometown Glory" (come la celebre canzone di Adele) e commissionato dalle federazioni dell'industria musicale inglese. Una crescita del +26% rispetto all'anno precedente.

Non solo la spesa è stata ingente, ma anche il numero di turisti coinvolti, quantificati in circa 23,5 milioni. Naturalmente non si tratta solo di stranieri (che&nbsp;sono stati 1,6 milioni), ma anche di fan inglesi che si sono spostati dalla loro città per presenziare al live dei propri beniamini . Anche in questo caso, la crescita è notevole: +23% YoY, e +62% se si contano solo le persone provenienti dall'estero.

Responsabili della crescita, si ritiene, sono stati soprattutto i grandi tour, in primis quello di Taylor Swift, ma anche quelli di&nbsp;Charli XCX, Sam Fender, Olivia Rodrigo, Chappell Roan,The Killers, Doja Cat, Foo Fighters, Burna Boy e&nbsp;Bruce Springsteen (che a differenza di quanto era successo con l'Italia aveva avuto modo di presenziare alle date come programmato). Ma naturalmente anche i festival come Glastonbury sono un enorme polo attrattivo. In totale, si stima che gli introiti generati dal turismo abbiano finanziato l'equivalente di 72.000 posti di lavoro a tempo pieno.