Come già annunciato a metà dello scorso mese di maggio, Rockol MusicBiz - la sezione di Rockol dedicata all’industria musicale - ha avviato un focus sulle start-up musicali italiane. Nelle prossime settimane, con cadenza regolare, su queste pagine presenteremo i profili delle nuove aziende che stanno cercando di innovare l’industria di settore combinando tecnologia a sensibilità artistica e creativa. Protagonista della puntata di oggi è… Nome del progetto: Livist Anno fondazione: 2025 Sede operativa: Bologna Nome e ruolo dei fondatori: Federico Russo, CEO e founder Descrizione sintetica dell’attività: Il progetto consta nella creazione Livist, un'applicazione che funga da punto di contatto tra artisti emergenti, locali/club/circoli culturali e pubblico desideroso di ascoltare nuova musica. Il nome rappresenta la crasi tra la parola Live e Artist, il fulcro da cui nasce tutto. Per l’ideazione di quest’app, ho cercato di mettere i cappelli dei tre macro-operatori in questione, nonché raccogliere pareri sul vivere il mondo della musica live: · da musicista di gruppi emergenti, ho spesso riscontrato difficoltà ad affacciarmi al mondo del live per far sentire la mia musica, oppure a sapere agevolmente dove trovare delle jam session a cui partecipare; · i locali non hanno la capienza e l’acustica adatta a tutti i musicisti, nonché problemi a calendarizzare in modo efficace gli eventi musicali, ricevendo quindi moltissime mail e richieste da artisti che per genere e numero dei componenti non coincidono con le possibilità e lo stile della venue; · da curioso ascoltatore di musica inedita faccio spesso affidamento al passaparola, alle pagine social e siti web dei locali o di profili social adibiti agli eventi (spesso centralizzanti di eventi generalisti) o ad altre applicazioni che mostrano concerti prevalentemente a pagamento, nonché devo svolgere una ricerca attiva e dispersiva tra le già citate soluzioni. Livist propone di unire tutto ciò in un’app intuitiva in cui utente, artista e locale con i rispettivi profili ed interfacce, possono comodamente scegliere, organizzare e vivere il mondo musicale intuitivamente e a portata di un tap. C’è un plus per l’utente al quale dedico particolare attenzione: la community. L’utente che partecipa all’evento desiderato, potrà entrare in contatto con gli altri partecipanti tramite chat interna, conoscendo a sua volta nuovi utenti; passato l’evento, l’utente guadagnerà punti XP che sommandosi andranno a sbloccare badge e riconoscimenti che gli permetteranno di ottenere scontistiche sul food & beverage del locale, oppure sconti sul biglietto o sul merch dell’artista. In questo micro/macro-cosmo, gli artisti potranno ottenere la visibilità che meritano (e partecipare a loro volta a jam session ed eventi aggreganti), gestendo in modo snello e pratico le programmazioni live in accordo con i gestori delle venue, che a loro volta darà una marcia in più nella scelta degli artisti in base al “dress code” musicale ideale e ad un’affluenza maggiore e controllata di clienti. Gli utenti avranno una sola app in cui cercare nuova musica, conoscere e chattare con gente affine e guadagnare punti che porterà ad un aumento attivo e partecipativo agli eventi. Nel futuro di Livist è prevista l’integrazione della mobilità sharing e la creazione e partecipazione a talk di settore e laboratori di sensibilizzazione alla musica: tutto questo è il Livist MusicLab. Voglio che Livist diventi per la musica emergente quello che Airbnb è stato per i viaggiatori: un sistema partecipativo e soprattutto umano. Dove la musica dal vivo è accessibile, sostenibile e realizzabile. Stato attuale: idea Partnership o investitori: al momento assenti Contatti diretti: mail (federusso1996@gmail.com), tel 3454621463