Si trasferirà in Egitto l’Exit Festival, la grande manifestazione storicamente ospitata dalla Fortezza di Petrovaradin a Novi Sad, in Serbia, che a metà dello scorso giugno aveva annunciato ufficialmente la chiusura dei battenti nel paese balcanico in seguito alle frizioni con il governo locale seguite al sostegno della protesta - da parte degli organizzatori dell’evento - scoppiata dopo il crollo di una pensilina della stazione di Novi Sad, nel quale - il primo novembre 2024 - rimasero uccise sedici persone: ad annunciato, a IQ Mag, è stato il fondatore e CEO di Exit, Dušan Kovačević. Il “nuovo” festival - sempre distribuito su più giorni - sarà dedicato essenzialmente alla musica elettronica e debutterà nell’ottobre del 2026 presso l’area delle Piramidi di Giza, nell’area metropolitana del Cairo, dove già hanno avuto luogo importanti eventi di musica dal vivo, a cominciare da quello che - nel 2019 - ha avuto come protagonisti i Red Hot Chili Peppers. "Riteniamo che le piramidi siano fortemente simboliche, in grado di racchiudere tutto ciò che Exit rappresenta", ha dichiarato Kovačević per motivare la scelta della nuova location: "C'è molta oscurità ovunque nel mondo, ma molte persone vedono le piramidi come pilastri di luce, quindi da questo lanceremo un messaggio forte". “Da quando ci siamo schierati pubblicamente al fianco degli studenti serbi nella loro lotta per una società più libera e giusta, siamo stati sottoposti a immense pressioni finanziarie e politiche volte a privarci dei nostri diritti fondamentali alla libertà di pensiero e di espressione”, avevano fatto sapere gli organizzatori di Exit Festival alla vigilia dell’edizione 2025, l’ultima in Serbia, conclusasi lo scorso 13 luglio: “Nonostante siamo completamente tagliati fuori dai finanziamenti pubblici a tutti i livelli di governo, e con alcuni sponsor costretti a ritirarsi sotto la pressione dello Stato, ci rifiutiamo di essere messi a tacere. Di conseguenza, l'edizione di quest'anno sarà l'ultima a svolgersi in una Serbia in cui la libertà di parola è sistematicamente repressa”. La nuova “casa” di Exit, occorre ricordarlo, non è esattamente un esempio di democrazia liberale compiuta. L’attuale presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, che ha preso il potere nel 2013 grazie a un colpo di stato militare, è stato più volte condannato dal parlamento europeo per il carattere autoritario del suo regime, che sarebbe responsabile di diverse violazioni dei diritti umani ai danni di accademici, attivisti, oppositori politici e comunità LGBTQIA+.