La musica dal vivo non smette di crescere e macinare numeri, a sud come a nord delle Alpi. A dimostrarlo è un rapporto, diffuso in questi giorni, del Centre National de la Musique, ente istituito dal governo francese per monitorare l’andamento del mercato live nel paese. Secondo il report, nel 2024, il comparto locale ha generato ricavi per 1,6 miliardi di euro, in crescita su base annua del 13%. L’incremento inferiore a quello rilevato l’anno precedente (+21%) sarebbe imputabile, secondo il CNM, all’aumento dei prezzi dei biglietti, cresciuto del 10% in un anno a un media di 45 euro. Se, generalmente, lo stato di salute del settore live francese può essere considerato tutto sommato soddisfacente, a preoccupare gli analisti sono i festival: gli incassi generati al botteghino dai grandi raduni live, in Francia, nel 2024 ha conosciuto una flessione dello 0,4%, con un calo del 5% nel numero degli eventi. In territorio negativo sono andate anche le presenze (-5% su base annua, a 8,6 milioni), nonostante un calo del prezzo medio dei biglietti del 5% (a 40 euro) rispetto al 2023, nonostante un aumento medio delle capienza delle venue del 2%. Il quadro è completato dai dati riguardo la situazione finanziaria dei festival: lo scorso anno, in Francia, il 68% dei festival con un tasso di vendita dei biglietti superiore al 90% di quelli resi complessivamente disponibili sul mercato hanno registrato una perdita media nel proprio bilancio di oltre 115mila euro (a fronte di un budget pari a 1,6 milioni di euro). A incidere sulla sostenibilità è l’allargamento della forbice tra spese sostenute dagli organizzatori (cresciute del 6% nel 2024) e ricavi (il cui incremento si è fermato al 4%): tra i costi a carico dei promoter cresciuti maggiormente ci sono le assicurazioni (+14% su base annua), i cachet da corrispondere agli artisti (+9%) e le spese tecniche (+6%). "Questi dati confermano, ancora una volta, la fragilità strutturale del modello economico dei festival, e ne mettono in discussione la sostenibilità a lungo termine", spiega il rapporto: "Soprattutto perché, nonostante l'aumento della capienza media, la partecipazione media rimane stabile, determinando così un tasso di occupazione medio leggermente inferiore". "Mentre la vendita dei biglietti è aumentata in media del +4% e i ricavi da bar e ristoranti dell'1% rispetto al 2023, questo trend positivo maschera situazioni diverse tra i festival a seconda delle loro categorie di budget", prosegue il CNM: "Così, per i festival con budget tra 500.000 e 1 milione di euro, e quelli con budget superiori a 3 milioni di euro, la vendita dei biglietti e i ricavi da bar e ristoranti sono in aumento, rispetto alla stabilità della vendita dei biglietti e al calo dei ricavi da bar e ristoranti per i festival con budget tra 1 e 3 milioni di euro e quelli con budget inferiori a 250.000 euro. In termini di partnership, nel 2024 un numero crescente di festival utilizzerà le sponsorizzazioni. Le risorse provenienti da partnership e sponsorizzazioni sono aumentate in media del 4%, mentre quelle provenienti dalle sponsorizzazioni sono aumentate del 14%”.