Per il secondo anno di seguito Billboard USA stila una classifica dei dirigenti musicali più pagati al mondo, ampliando i criteri e introducendo nuove variabili. Il ranking, pubblicato all'interno dell'ultimo numero della rivista, include 20 manager impiegati in società quotate in borsa, si riferisce ai guadagni dell'anno 2024 e somma i proventi di diverse fonti: lo stipendio vero e proprio, pacchetti azionari, stock option, bonus e premi di produzione e altri eventuali extra. A dominare la classifica è Lucian Grainge, CEO di Universal Music Group, che l'anno scorso ha guadagnato 39,6 milioni di dollari (di cui 5 di stipendio e ben 19,9 in azioni della società). Segue a ruota Jennifer Witz, CEO della media company SiriusXM (37,1 milioni di dollari, di cui 16,5 in stock option). L'ultimo gradino del podio è occupato da Michael Rapino, presidente e CEO di Live Nation, con 33 milioni di dollari (di cui 18,4 in bonus). La società che ha più dirigenti presenti nella classifica è Warner Music Group: sono ben cinque, tra cui il CEO Robert Kyncl (settima posizione, 18,6 milioni), l'ex CEO del dipartimento recorded music Max Lousada (ottavo, 18,1 milioni), il presidente di Warner Chappell Guy Moot (quindicesimo, 6,1 milioni), l'ex CFO Bryan Castellani (diciottesimo, 5,8 milioni) e la COO di Warner Chappell Carianne Marshall (diciannovesima, 5,5 milioni). Segue a ruota Spotify con quattro nomi in lista, di cui due in top 10 (il co-presidente Gustav Soderstrom al n°6 con 18,7 milioni all'anno e il collega co-presidente Alex Norstrom al n°9, con 16,6 milioni all'anno). Curiosamente non compare il fondatore Daniel Ek, ma per una questione di criterio: non è infatti un dirigente stipendiato né riceve bonus, ma in qualità di azionista di maggioranza del DSP più famoso del mondo non rischia certo l'indigenza (si stima che nel 2024 abbia venduto azioni per un valore complessivo di 375 milioni di dollari).