E’ cresciuto - ma non troppo - il mercato discografico francese nel primo semestre del 2025: secondo i dati comunicati in queste ore dal Syndicat National de l'Édition Phonographique, rappresentanza dell’industria discografica d’oltralpe, tra i passati mesi di gennaio e giugno il comparto della musica registrata ha fatto segnare, nel paese, un aumento nel proprio giro d’affari del 3,4% su base annua, per un fatturato complessivo pari a 432 milioni di euro. L’incremento - precisa SNEP - è trainato “sia dall'andamento delle vendite fisiche (+4,4%), sostenute dalla crescita sostenuta del vinile tra il pubblico, sia dalla crescita del mercato digitale (+3,1%), che rimane il motore trainante del settore, anche con un tasso di crescita meno marcato rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso”. Il mercato del vinile ha confermato la sua traiettoria ascendente con una crescita del 9,4% e ha mantenuto un vantaggio in termini di valore rispetto ai CD, in leggero calo (-1,5%). “Tuttavia - osserva SNEO - quest'ultimo rimane il mezzo leader in termini di volume di acquisto. Significativamente, le vendite fisiche sono aumentate del 4,4%, un ritmo più rapido rispetto alle vendite digitali nello stesso periodo. Questa ripresa deve essere messa in prospettiva, perché la prima metà dell'anno registra tradizionalmente un volume d'affari inferiore rispetto alla seconda. Questo sviluppo costituisce quindi un segnale molto positivo per la diversità delle modalità di fruizione della musica”. I ricavi da streaming in abbonamento sono aumentati del 4,9%. “Sebbene questa performance rimanga al di sotto delle aspettative, il digitale pesa ormai per quasi il 63% dei ricavi semestrali (+1%)”, osserva SNEP: “Questa base contribuisce a mantenere lo slancio di un mercato musicale più resiliente rispetto ad altri settori dell'intrattenimento, in un contesto di consumi stagnanti. Ciononostante, il mercato dello streaming a pagamento in Francia continua a rimanere indietro rispetto ai leader mondiali del settore”. Lo streaming supportato da pubblicità rappresenta il 16,3% del mercato, con ricavi in evoluzione in modo contrastante: +2% per l'audio, che continua a registrare una crescita modesta ma costante, e -6,8% per il video, “segmento segnato dalla trasformazione delle fruizioni con il declino delle clip tradizionali a favore di formati brevi o ‘visualizzatori’, diffusi principalmente sui social network” come TikTok. “I risultati del primo semestre del 2025 confermano la solidità del mercato francese della musica registrata”, ha commentato il CEO di SNEP Alexandre Lasch: “Con un incremento del 3,4%, continua a mostrare una crescita costante, in un momento in cui altri settori dell'intrattenimento segnano il passo. Questa resilienza si basa sulla diversità delle pratiche di ascolto e sulla complementarietà tra vendite fisiche e utilizzi digitali. Il vinile continua la sua traiettoria ascendente, mentre i CD mantengono il loro ruolo in termini di volume”. “Quando si parla di streaming, la sfida non è più solo quella di reclutare nuovi abbonati, ma di ampliarne l'utilizzo”, prosegue Lasch: “Dobbiamo sia fidelizzare le generazioni più giovani, che prediligono formati brevi e frammentati, sia attrarre un pubblico più anziano, ancora sottorappresentato sulle piattaforme. Diversificando le esperienze e rafforzando il valore percepito degli abbonamenti, possiamo consolidare il ruolo dello streaming nella vita quotidiana di tutti”. “Infine, l'intelligenza artificiale rimane una questione strutturale per l'intero settore”, conclude il CEO di SNEP: “La graduale attuazione, dal 2 agosto, del regolamento europeo sull'IA (AI Act) per i LLM segna un passo importante. Si tratta di un quadro normativo recente, i cui effetti dovranno essere attentamente monitorati. La nostra vigilanza si concentrerà in particolare sul rispetto degli obblighi di copyright e di trasparenza delle fonti, i cui testi attuativi sono stati appena pubblicati dalla Commissione Europea dopo oltre un anno di accanite battaglie da parte dei settori culturali per difendere i propri diritti. Nel nostro obiettivo: la costruzione di un mercato delle licenze volontario, etico e competitivo, l'unico modello virtuoso in grado di guidare la crescita sia dell'innovazione che della creazione umana”.