Con voto non unanime la Corte d’Appello degli Stati Uniti ha reintegrato Shira Perlmutter alla guida dell’US Copyright Office, annullando la decisione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che lo scorso maggio aveva licenziato l’avvocato e docente specializzata in diritto d’autore. Secondo il tribunale la rimozione di Perlmutter dal suo ruolo è stata illegittima perché non tra le prerogative dell’amministrazione. "La presunta, palese interferenza dell'Esecutivo nel lavoro di un funzionario del ramo legislativo, mentre svolge compiti autorizzati dalla legge per consigliare il Congresso, ci sembra una violazione della separazione dei poteri che è significativamente diversa per tipo e grado dai casi precedenti", si legge nella sentenza: "La presunta rimozione da parte del Presidente del consigliere capo del ramo legislativo in materia di copyright, basata sul consiglio da lei fornito al Congresso, è simile al tentativo del Presidente di licenziare l'assistente legale di un giudice federale". Poco prima del licenziamento di Perlmutter il Copyright Office aveva pubblicato un rapporto che esprimeva un parere contrario all’uso di materiale protetto da copyright per l'addestramento di modelli di intelligenza artificiale generativa.