La collecting svedese STIM ha lanciato una licenza appositamente pensata per l’utilizzo di opere coperte da diritto nell’ambito dell’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale generativa. “Con fino al 24% dei ricavi dei creatori musicali a rischio di diluizione a causa degli sviluppi dell'intelligenza artificiale entro il 2028, l'industria musicale si trova ad affrontare un momento cruciale”, ha spiegato l'associazione di autori ed editori: “La concessione di licenze è un percorso naturale e necessario per garantire che i diritti dei creator siano rispettati e il loro lavoro sia equamente compensato. Offrendo soluzioni di licenza chiare e trasparenti, possiamo plasmare un futuro in cui le nuove tecnologie siano utilizzate in modo equo, pienamente in linea con la legge sul diritto d'autore”. “Stiamo compiendo un passo storico lanciando la prima licenza collettiva di intelligenza artificiale per la musica al mondo”, ha proseguito STIM: “Il modello di licenza rappresenta un passo importante verso una struttura sostenibile a lungo termine che tutela i profitti dei creatori musicali, offrendo al contempo alle aziende di intelligenza artificiale e musicali un percorso legale per il futuro. Con questa nuova licenza, possiamo rimanere all'avanguardia nello sviluppo tecnologico, ma alle condizioni imposte dai creatori musicali. In questo quadro, le aziende autorizzate possono addestrare i propri modelli sulle opere incluse nella licenza. Gli autori di tali opere ricevono royalties durante l'addestramento dei modelli, durante l'utilizzo del servizio di intelligenza artificiale e quando la musica da esso generata viene utilizzata”. "Abbiamo creato un modello di licenza che ci consente di rispondere agli sviluppi dell'intelligenza artificiale senza compromettere i diritti dei creatori musicali”, ha concluso Lina Heyman, CEO ad interim di Stim: “Si tratta di garantire che chiunque voglia contribuire con la propria musica a contesti di intelligenza artificiale sia equamente compensato e goda di piena trasparenza. La licenza diventa un quadro di riferimento per il modo in cui copyright e innovazione possono andare di pari passo, con termini equi per i creatori e regole chiare per le aziende di intelligenza artificiale". Per consentire un'implementazione sicura e controllata, la licenza viene lanciata come progetto pilota in collaborazione con le startup Songfox e Sureel. Solo un numero limitato di opere, tutte provenienti da titolari di diritti affiliati a Stim che hanno espressamente aderito, è incluso in questa prima fase di sperimentazione. La licenza richiede l'utilizzo di una tecnologia di attribuzione indipendente, che consente di ricondurre la musica generata dall'intelligenza artificiale alle opere create dall'uomo che l'hanno influenzata. “Ciò - specifica STIM - consente una distribuzione dei ricavi trasparente e accurata”.