La Federal Trade Commission - corrispettivo americano dell’Autorità italiana garante della concorrenza e del mercato - ha avviato un’indagine su Live Nation: come riferito da Bloomberg, il fine dell’agenzia è vagliare la conformità dell’azienda al BOTS (Better Online Ticket Sales) Act, legge USA che regola la vendita di biglietti per eventi pubblici. Il sospetto della FTC è che Ticketmaster, divisione dedicata al ticketing della multinazionale californiana, abbia tratto beneficio - in termini finanziari - dal consentire ai rivenditori di non rispettare i limiti nell’acquisto dei tagliandi indicati dal testo. In una dichiarazione resa all’agenzia Reuters, il gigante del live promoting guidato da Michael Rapino ha negato ogni addebito, dicendosi disponibile a collaborare con le autorità. “Non abbiamo violato il BOTS Act, e ci difenderemo con vigore da qualsiasi accusa al riguardo”, ha fatto sapere un portavoce di TicketMaster: “Tuttavia, preferiremmo collaborare con la FTC per implementare politiche volte a migliorare il settore della biglietteria. Riteniamo che l’agenzia abbia una fondamentale incomprensione delle politiche di Ticketmaster e stia adottando una visione eccessivamente espansionistica del BOTS Act”. Questo procedimento, oltre sovrapporsi a quello avviato a maggio insieme al Dipartimento di Giustizia sull’intero settore della musica dal vivo, si somma a quello - in carico sempre al Dipartimento di Giustizia - che vede Live Nation sotto inchiesta per abuso di posizione dominante, e che - teoricamente - potrebbe portare la società alla cessione forzata della sua divisione dedicata alla biglietteria.