Con 24 voti a favore e 20 contrari (più due astenuti) il Consiglio comunale di Milano ha approvato la vendita dello stadio Meazza di San Siro a Milan e Inter, società calcistiche ha fino a oggi avevano in concessione la struttura, per 197 milioni di euro. L’”attuale” Meazza, destinato a ospitare la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali Milano - Cortina, sarà demolito per fare spazio a una nuova struttura, la cui progettazione sarà curata dagli studi Foster + Partners (già autore - tra gli altri - dell’Apple Park di Cupertino, in California) e da Manica, studio fondato da David Manica nel 2007 che ha già posto la sua firma sui disegni del Chase Center di San Francisco: insieme, Foster e Manica hanno curato il progetto per il nuovo stadio di Wembley, oltre che quello del Lusail Stadium, costruito in occasione dei Mondiali di Calcio del 2024 in Qatar. Così come già accaduto a Wembley, parte del progetto per il “nuovo” Meazza prevede un piano integrato di riqualificazione dell’area urbana che ospita la struttura di circa 281mila metri quadrati, incentrato su “innovazione e sostenibilità”. Stando a una nota diffusa dagli studi, il progetto prevede uno stadio da 71,500 posti, con “due ampie tribune con una pendenza progettata per garantire una visibilità ottimale da ogni settore”, “elevati standard di accessibilità” e “settori a prezzi accessibili”. L'"inizio della fine" - almeno per come il pubblico l'ha conosciuta - della Scala del Calcio, negli anni diventata una delle venue per musica dal vivo più amate dal pubblico italiano e internazionale, rappresenta senza dubbio un passaggio molto doloroso non solo per centinaia di migliaia di appassionati, ma anche per tanti artisti che - dallo storico live di Bob Marley del 29 giugno 1980 in poi - davanti agli spalti del Meazza si sono esibiti. "Non può accadere, sarebbe terribile", aveva dichiarato la colonna della E-Street Band di Bruce Springsteen Steven Van Zandt a proposito di un eventuale abbattimento del Meazza a favore di una nuova struttura: "A renderlo diverso anzitutto è la gente, i fan... sono incredibili ovunque ma a Milano un po’ più matti. Ma uno dei motivi per cui è così bello è la sua configurazione: si suona sul lato lungo e quindi il fondo della platea è più vicina del solito. E poi è anche più alto. Tutto questo lo rende più intenso, come se fosse un grande teatro. Se ci sarà un altro posto ci andremo, ma non sopporto quando un posto leggendario e sacro viene distrutto".