Il network europeo di associazioni di operatori di musica dal vivo Live DMA ha sottoscritto una lettera aperta - firmata anche da altre entità, tra le quali l’associazione di consumatori Euroconsumers - indirizzata alla Commissione UE dove si chiede la messa al bando, per quanto riguarda il comparto live, del dynamic pricing, pratica che lega il face value dei biglietti alla richiesta del mercato: la richiesta è stata inviata a Bruxelles in vista dell’elaborazione del Digital Fairness Act, testo concepito per combattere le pratiche commerciali sleali in ambito digitale. “In questo mercato, il dynamic pricing costringe i fan a competere tra loro per i biglietti più convenienti, escludendo coloro che non possono permetterselo e compromettendo l'accesso alla cultura”, si legge nella nota: “Questa pratica rafforza inoltre la concentrazione del mercato, poiché i ricavi aggiuntivi confluiscono negli intermediari di biglietteria dominanti e nelle grandi aziende, anziché premiare artisti, locali o operatori culturali che sostengono la diversità culturale europea”.